giovedì 26 settembre 2013

UN PO' DI GAS

Metti che la settimana sia cominciata male, che Patagnoma si sia ammalata e ti abbia sprofondato nel divano insieme a lei. A lei avvinghiata hai passato interminabili ore diurne, e infinite ore notturne. Come un enorme bicchiere d'acqua, liscia e pure un po' caldiccia.
E a me l'acqua liscia non piace per niente, anzi, di più, neanche mi disseta. Forse lei un giorno mi spiegherà perché...probabilmente mi dirà che sono solo pazza.
Ma oggi la febbre finalmente era scesa e il sole imperterrito bussava alla finestra.
E così io e Patagnoma siamo andate a prendere un po' di fiori per regalare ancora un po' di colore a un giardino eccessivamente verde.


PFFSS, GAS, e l'acqua era già un po' più frizzante.
Visto che eravamo in giro siamo andate a comprare la pizza, quella al trancio che a Patapà non piace, ma noi siamo di palato meno difficile.
PFFSS, GAS
Ormai era l'ora giusta e siamo riuscite ad andare a prendere Patasgnaffa a scuola, e a invitare a pranzo anche un'amichetta.
PFFSS, GAS
Mentre scaldavo la pizza e le piccole apparecchiavano eccola puntuale, la richiesta di cocacola.
Ecco, io sono una strenua sostenitrice della #malaeducation, ma su alcune cose sono piuttosto bacchettona, e le bevande dolcissime e gasate non le compro mai, con grande disappunto più degli amici dei miei figli che dei miei figli stessi, che probabilmente sono rassegnati.
Però sta volta era arrivato il nuovo SodaStream, con un vasto assortimento di sciroppi per ricreare a casa le più svariate bibite....ragazze a voi la scelta!
PFFSS, GAS



A sorpresa hanno scelto la gazzosa...cosa che ha rievocato in me un sacco di ricordi, ma qui ci vuole un post a parte. E se la sono pure fatte da sole, perfetto.
PFFSS, GAS




Poi Patagnoma, finalmente di nuovo in possesso delle sue capacità respiratorie ha deciso che poteva dormire anche senza usare il mio corpo come materasso, e quindi ho potuto piantare a caso i fiori che ho comprato la mattina e che non vedranno un nuovo autunno. Una mia specialità.
PFFSS, GAS


Le bambine intanto hanno devastato la camera da letto, il salotto e riempito di brillantini la cucina. Saremo glitterati fino al prossimo autunno. Noi sì.
PFFSS, GAS


Zappetta di là, incasina di qua, è giu
nta l'ora della merenda. E niente, avevo promesso la cola.....
PFFSS, GAS



Poi si è svegliata Patagnoma e le bambine si sono messe a fare i compiti, quindi il livello di gas della giornata si è improvvisamente fermato. Ma rispetto ai giorni precedendi è stata una vera meraviglia!


POSPOSTILLALUNGACOMEUNPOST
Questo è un post sponsorizzato, inutile negarlo. Mi capita raramente di farne, anche perché raramente me lo chiedono, e di questo non mi lamento certo. Però a SodaStream non potevo e non volevo certo dire di no, perché è un prodotto che conosco bene e che amo di più.
E' entrato nelle nostre vite ormai tre anni fa e non saprei farne a meno. Come ho detto le bollicine mi piacciono. Tanto, così tanto da non essere dissetata senza. In famiglia sono l'unica appassionata. Patapà è indifferente, Patasgurzo aborre, Patasgnaffa e Patagnoma dipende dai giorni.
Nonostante questo, la quantità di bottiglie che consumavamo era imbarazzante. E la colpa era solo delle bollicine, perché l'acqua del rubinetto a noi va benissimo.
Non siamo ecologisti spinti, facciamo la spesa in fattoria e in una bottega che si chiama "gli Sballati" più per la qualità che per il minor impatto ambientale.
Uso la coppetta, ma perché mi ha cambiato la vita, ma non sono mai riuscita ad usare i pannolini lavabili per nessuno dei miei bambini.
Però se penso alla quantità di rifiuti che produciamo mi manca sempre il fiato. Mi viene anche in mente, immancabilmente, anche Andie MacDowell in Sesso Bugie e Video Tape. Di quel film non mi ricordo nulla se non che lei era ossessionata dai rifiuti e che c'era James Spader, fighissimo.
Qiundi sono contenta di riuscire a tagliare almeno sulle bottiglie d'acqua, e con SodaStream è facile. Anzi, il nuovo modello, molto più bello di quello che avevo già, è così facile che lo possono fare anche i bambini!

lunedì 23 settembre 2013

PATAPINUP


Chicchirichì il gallo canta, la mamma si alza.




Raddrizza i bigodini, infila vestaglia e le pantofoline, quelle azzurre con il morbido pompon che tanto piacciono alla piccola di casa.
In cucina carica la macchina del caffè e scalda la pentola per i pancake. La radio canta e il sole sbircia dalle tendine.




Scende anche papà, raccoglie il giornale sullo zerbino e sprofonda in poltrona.
Vola giù dalle scale la bambina grande, la camicia da notte con i volant giallo canarino, e le trecce scarmigliate.


La segue il giovanotto di casa con il ciuffo schiacciato, ed ecco che la piccola di casa, chiama dal lettino, l'orsetto nella mano e il pigiamino di spugna rosa.




Ora il sole è alto nel cielo, e la famiglia al completo ha finito la colazione, e corre a vestirsi.
Le code di cavallo vengono tirate in alto, le sottogonne stringono un po', ma ancora si allacciano.
I pantaloni vengono risvoltati sulla caviglia e la brillantina lascia un buon odore sulle mani. 
Una passata di rossetto, una spruzzata di profumo e tutti stipati nella fiammante 500 azzurra ecco che si va.



Musica, moto, palloncini, hamburger, hot dog, patatine e amici.
Un sole nuovamente caldo.
Una bella giornata 


lunedì 9 settembre 2013

FESTA DI FINE ESTATE : HARRY POTTER E IL BOCCINO D'ORO

L'estate è finita. Lo so perché i patasgnaffi, nonostante la mamma fosse cotta hanno preteso, giustamente, di avere la loro festa di fine estate. Anche alcuni amici l'hanno preteso in effetti. Tra un po' diventerà giorno festivo, come il Natale. Tenetevi pronti.
So che l'estate è finita perché dopo aver passato un giorno a preparare tutto, ho avuto una cinquantina di amici in giro per casa, pranzo e cena, più qualche bambino sparso nei letti la notte prima e la notte dopo. Poi ho fatto le valige, chiuso casa, guidato fino a casa, aperto casa, disfatto le valige. Beh quasi.
Sono stanca morta, quindi so che l'estate è finita.
Però è stato bello, come sempre ne è valsa la pena. I bambini sono sempre di più, sono sempre più grandi, ed è un piacere vederli crescere da un anno con l'altro.


Quest'anno il tema è stato Harry Potter, lo ha scelto Patasgurzo. Lui non è un lettore accanito, ma è un lettore veloce e fedele. Legge quasi unicamente i libri delle Cipolline, scritti dal buon Luigi Garlando, che pur essendo estremamente prolifico non riesce a stare assolutamente al passo di mio figlio. Colgo quindi l'occasione per chiedergli di scrivere almeno un paio di libri a settimana. Che sarà mai.


In primavera però ha provato a leggere Harry Potter, non tutti, ma la metà. E' già qualcosa. In compenso si è guardato tutti i film, avendo probabilmente più paura delle sue sorelle.


Ha passato poi l'estate a spulciare una specie di enciclopedia harrypottiana, e ha messo giù una caccia al tesoro. Senza capo né coda, ma visto quelle disastrose organizzate da me, non posso certo lamentarmi!


I bambini, divisi in case dal cappello parlante, ovviamente, dovevano pescare a turno degli incantesimi e lanciarsi per il giardino alla ricerca degli Horcux, così a caso, senza alcuna indicazione, lanciandosi però incantesimi per ostacolare l'avversario o rubare gli oggetti trovati. Avrebbero dovuto esserci anche Dissennatori e Voldemort, ma erano troppo occupati a giocare a biliardino e bere vino.


E' stata una carneficina, perché la metà dei bambini non aveva assolutamente capito come usare gli incantesimi, e l'altra metà si accapigliava su regole inesistenti.


Però hanno corso e gridato per il giardino per praticamente due ore, tanto che non c'è stato tempo di fare la partita a Quiddish. Meglio perché anche lì le regole erano assai vaghe, ed era previsto un giocatore che tirasse palle addosso agli altri. L'anno prossimo abbiamo deciso di fare una specie di Takeshi Castel, tanto vale.
L'anarchia comunque era cominciata la sera prima quando una cinquantina di muffins hanno deciso di essere eccessivamente stregati e hanno dato forfait, finendo nella pattumiera.


Pazienza, tanto volevo fare anche i pop cacke. Avete presente quei dolcetti sferici sul bastoncino?
Avevo letto la ricetta, facile. Sì, certo. Le palline una volta ricoperte di cioccolato iniziavano a scendere inesorabilmente giù dallo stecco, che bei momenti.
Non so se per disperazione o perché la magia era nell'aria, al posto di buttarli, ho recuperato il recuperabile e fatto dei boccini d'oro. In fondo erano appropriati. E visto che è una ricetta fallimentare, come al solito mi tocca darvela.


BOCCINO D'ORO


Frullate insieme una base per torte di pan di spagna con tre cucchiai di mascarpone. Poi frullate più grossolanamente una decina di biscotti, magari al cioccolato, perché no. E aggiungeteci anche delle meringhe sbriciolate. Non ho aggiunto le gocce di cioccolato solo perché se li erano mangiate i compianti muffins. Una tragedia.
Poi con il composto ottenuto, al netto di quello che vi sarete impunemente mangiato, formate delle polpettine e mettetele in freezer per una mezz'oretta. Nel frattempo armatevi di santa pazienza e ritagliate delle ostie a forma di ali. Si trovano in farmacia, l'opzione di derubare una scacrestia è meglio scartarla.
Una volta infilate le ali nel boccino dovete essere fortunate come me ed avere una bomboletta spray di oro per alimenti con cui spruzzare le polpettone alate. La vera magia sta sempre nell'acquisto giusto in fondo!


Come tutti gli anni non sono riuscita a fare foto decenti, l'anno prossimo o assumo un catering, o un fotografo.