giovedì 23 agosto 2012

SEI



 E sono sei. E i capelli sono lunghi e arruffati. E le gambe magre e color miele.

Le tue ciccette dove sono finite? Ma ancora ti accoccoli su di me e mi dici che sono solo tua.
Sei allegra, spensierata, neanche le molestie di tuo fratello ti spostano di una virgola. Parli in continuazione, e neanche il sonno ti ferma. 
Stai diventando grande e lo fai anche con la disobbedienza e i piccoli sotterfugi. E io sto li ad aspettare che torni la mia bambina a cui non dovevo ripetere le cose duecento volte. Perchè tornerà vero?
Non hai ancora deciso se fare la principessa o la rock star, intanto spegni le candeline e infili sogni e sorrisi nel tuo nuovo zaino "fussia".
Buon compleanno amore
Mio.


sabato 18 agosto 2012

SUPER EROI

Sono decisamente latitante. Non so se per la tosse che mi squassa, ma infondo fortifica gli addominali, il caldo paralizzante o la connessione inesistente.
In questi giorni pero' e' venuto Patapa', che non solo mi ha permesso di tirare il fiato e dormire un po', ma ci ha anche trascinati in un'accaldata  ma piacevole gita nella citta' di Mantova.
Mentre attraversavamo la pianura ingiallita da un sole impietoso, passando per una campagna che e' ancora sperduta e contadina, i Patasgnaffi hanno rispolverato il gioco: "inventa il tuo super eroe"....ecco cos'e' venuto fuori:


Il super eroe di Patasgurzo si chiama Uomo Congelante. E' un bel fustaccione (sono parole loro, solo messe in fila con un minimo di senso!) con il corpo di cristallo. Non e' fragile pero', anzi e' indistruttibile. Nel petto ha scritto UC, come Uomo Congelante. I suoi occhi hanno il potere di congelare le cose e dalle sue mani escono clave e martelli di ghiaccio.
Il suo aiutante si chiama GelaMetro, e' alto la meta' dell'uomo congelante ed e' magrolino. E' fatto di carne ed ossa, ma ha mani giganti con cui puo' gelare fino a 10 metri. Ha un mantello.
La tana degli eroi si trova sotto un campo di grano. E' enorme, tutta di cristallo. Ci sono computer con cui si puo' giocare e su cui c'e' anche internet e la televisione. Ma quando c'e' un emergenza visualizzano subito il problema. La tana e' anche abitazione, c'e' una cucina, un letto, insomma quelle cose li'.
L'Uomo Congelante diventa tale solo se serve. Se no e' un ragazzo normale.
E' diventato cosi' perche' da piccolo e' andato in vacanza con i genitori al Polo Nord. Quando ha visto un pinguino e' saltato dall'emozione ed e' finito nell'acqua congelata. Neanche all'ospedale sono riusciti a togliergli il ghiaccio, dentro cui e' cresciuto e diventato muscoloso. Ora per ritornare di chiaccio entra in un cilindro.
Il GeloMetro invece e' diventato cosi' dopo che al Polo Sud ha toccato un ghiaccio e ci e' rimasto attaccato con le mani. Non sono riusciti a staccarlo per giorni. E a quel punto le sue mani erano diventate enormi.
Il loro nemico e' l'Uomo d'Acciaio. Un gigante di 5 metri con capelli lunghissimi (come Raperonzolo). I suoi capelli in realta' sono punte di ferro e pestando i piedi provoca terremoti.
La sua aiutante e' una donna diavolo piccola piccola con le ali, come una farfalla, nera e rossa. Con queste ali  produce una raffica di vento che puo' spazzare via un palazzo di cinque piani.
Ruba le cose preziose dell'Uomo Congelante e le da all"Uomo d'Acciaio, e fa sempre un sacco di dispetti ai buoni.
L'Uomo d'Acciaio vive in cielo, su una piattaforma d'acciaio nascosta in una nuvola nera e cupa. Da li' cerca di individuare l'Uomo Congelante. A fianco c'e' la casetta della donna farfalla grande come un cartello stradale ma dotata di tutte le comodita'.


Il super eroe di Patasgnaffa invece e' la Donna Eco.
Ha un vestito fatto di ballerine che fanno l'eco. Ha anche un mantello fatto pure di ballerine che ogni tanto vogliono anche cantare. Dagli occhi le escono ballerine che si mettono a ballare e a cantare l'eco finche' il cattivo non cade a terra. Dalle mani escono ballerine che cantano veleno.
Il suo aiutante e' l'uomo Eco, fatto come la Donna Eco ma con dei ballerini, che  poi ballano con le ballerine della Donna Eco.
Si nascondono in una casetta che sembra piccolissima ma e' enorme. C'e' uno scivolo in cui cadere dentro. E' come quella dell'Uomo Congelante, ma tutta rosa.
La donna Eco e' diventata cosi' dopo che e' andata a un concerto. Era cosi' felice che facendo un salto di gioia e' finita dentro un microfono magico. L'uomo Eco invece e' caduto dentro due microfoni magichi (no, non ho sbagliato a scrivere), uno per ogni gamba.
La loro nemica e' Super Neco. E' alta come una macchina. E' fatta tutta di farfalle, con il vestito di farfalle un po' durette. Il suo potere e' dato dalle farfalle che svolazzano e con il vento fanno cadere. Dalle mani poi escono farfalle che sputano spinette.
La sua aiutante e' una fata con le ali e le corna. Al posto della bacchetta magica ha un bastone che spara chiodi. E' fatta di polvere ma le esce sangue  se la becchi in fronte e se sente cantare l'eco cade a terra. Puo' anche sputare punte di cartelli.
I cattivi vivono in una casa telecomandata su un tappeto. Cercano sempre di rubare i gioielli della Donna Eco.


lunedì 6 agosto 2012

LUGLIO OPEROSO

Sto qui, galleggiando nel caldo accecante della campagna, in balia della mancanza di sonno e di svogliati Patasgnaffi. Braccia lunghe e coscette morbide, capelli aggrovigliati e pelle vellutata dal sole. Vento, noia e sprazzi di risa.
Io mi trascino, in preda alla tosse e questo Agosto tarda a decollare, ma bisogna solo dargli tempo e imparare a vivere lenti, nella bolla.
Intanto riguardo le cose che ho fatto a Luglio, con Patagnoma che ha cominciato il nido...credo si chiami cosi' perche, mi sono occupata un po' della patacasa!
Mentre la piccola era impegnata a farsi leccare i piedi e i grandi se ne stavano al campus-peggio (che non e' una brutta roba, ma un campus al campeggio)...



....io mi sono finalmente dedicata alle tende, che la luce dalle finestre e' bella, ma anche la privacy non e' poi male;








ho perso il controllo su una parete


e ho scoperto che incollare la stoffa e' divertentissimo.




Sono andata a caccia,


 e ho anche raccolto delle bellissime cassette della frutta. (c'e' chi raccoglie la frutta e chi le cassette...)

  
Nella lavanderia rimessa a posto ho tinto un copripoltrona, di un rosa che stranamente non ha suscitato reazioni in famiglia.


Ho sistemato le foto e i comodini dei patagenitori.





Ho rifatto un mobiletto che aveva meticolosamente distrutto Patagnoma


e trovato una soluzione per non vedere l'ammasso di cavi che vegeta aggrovigliato sotto la televisione.


Ma son anche uscita eh, sono addirittura andata in citta', a prendere un paio di tappeti dall'incredibile Madame Pot



...dopo tutto cio' non dovrebbe essere troppo difficile abbandonarmi all'ozio campagnolo....eppure...

mercoledì 1 agosto 2012

RE POMODORO


Pare che Patasgnaffa in primavera sia andata con l’asilo e le scuole ad abbracciare la piazza.
Pare che abbia consegnato un mazzo di fiori al sindaco.
Pare perche’ io ero dal parrucchiere.
Pare che anche le madri degeneri pero’ abbiano una seconda chance….quanto meno di vedere la loro pupilla in veste istituzionale.
Domenica a caccia di una farmacia siamo finite, noi fanciulle al completo, in un paese vicino a quello dove passiamo le vacanze di Agosto.
Seguendo la banda siamo arrivate davanti al castello dove c’era un nastro, un tappeto rosso e poveri uomini che nonostante il caldo infernale avevano la camicia, la giacca, la cravatta e pure una bella fascia che gli attraversava il petto.
Una signora bionda si aggirava tra la piccola folla rannicchiata alla ricerca dell’ombra cercando una bambina che reggesse il cuscino con le forbici. Al terzo tentativo e’ capitata davanti a Patasgnaffa che ovviamente non si e’ tirata indietro. Io ho provato a protestare, dicendo che non eravamo neanche del paese, anzi eravamo proprio di un’altra regione, ma la bionda signora in un lampo ha afferrato la bionda bambina e se l’e’ portata via.
Lei e’ rimasta dritta e compunta sotto un sole impietoso  con un cuscino rosso in mano e una forbice che voleva scivolare via.
E’ arrivato il prete e ha cominciato con una benedizione. Fortunatamente il sindaco ha tagliato il nastro prima di fare il discorso e Patasgnaffa e’ stata liberata e veloce come una lippa e’ fuggita via.
Con enorme sollievo mio, ma soprattutto di Patagnoma che ormai da dieci minuti urlava nella fascia, non si sa se per il caldo, la sete o l’invidia.
A conti fatti non sappiamo cos’abbia inaugurato Patasgnaffa, ma le vere presenzialiste non lo sanno mai….