lunedì 28 novembre 2011

MODESTIA A PARTE

Patasgurzo: sono il bambino più bello del mondo...senza alcun dubbio!

BOLLETTINO

Patagnoma in miglioramento e quindi nettamente più rompiballe.
Patasgnaffa gastroenterica.
Patasgurzo uscito indenne da un antitetanica, ma solo perchè non aveva capito fosse una puntura....salvati dall'effetto sorpresa!
Patamà parotite (ma come alla mia età...e l'avevo pure già fatta!)
Patapà....una roccia in mezzo alla tempesta....speriamo!

domenica 27 novembre 2011

RIPASSARE DAL VIA

Mercoledì scorso un certo nervosismo serpeggiava nella Patacasa. Patapà era in partenza e Patagnoma affrontava la sua prima febbre. Sguardo vacuo, ore abbandonata al sonno...per Patamà un'aliena, abituata a malati irrequieti, insonni e appiccicosi.
Forse il nervosismo strisciante, forse una pancia che è molto più saggia della testa, ma in serata Patamà decide di portare la piccola a farsi un giretto in pronto soccorso.
Lascia luci accese in casa, gatti affamati e parcheggia i più grandi da nonnaMi. Pregusta una serata, con Patagnoma stroncata dal sonno, stravaccata sul divano dopo rassicuranti parole della pediatra.
E invece le rassicurazioni non arrivano, gli esami sono sballati e scatta il ricovero.
Pediatria è un grande reparto di ben tre stanze posto alla fine del corridoio di ostetricia. Stessi letti, stessi suoni, stesso personale.
Dopo meno di otto mesi Patamà e Patagnoma ripassano da dove sono partite. Ancora una volta loro due sole.
Patamà impreca per il sonno interrotto e per le notti che sono uguali ai giorni. Ma rincontra anche persone che le sono state accanto in momenti della vita che sono indimenticabili. Anche quelle che troppo simpatiche non sono state e non sono ancora.
 E in un certo senso è stato anche bello

mercoledì 23 novembre 2011

bOWLing



Patasgnaffa ha una nuova passione, pulire il bagno con...la carta igienica!
Il consumo della suddetta, già alquanto sostenuto, ha avuto quindi una notevole impennata; e così ci troviamo la casa invasa da rotolini.
Il senso di colpa provocato dal nostro contributo all'effetto serra, visto che consumiamo molto più di dieci piani di morbidezza (porrò fine a tutto ciò, prima o poi la coglierò in flagrante!), ha stimolato, nottetempo, la mia "creatività" (quando uno potrebbe dormire....gli strani scherzi della vita!).
E' nato così il  bOWLing...in questo periodo la mia mente sembra essere posseduta dai gufi...mai successo prima, sarà uno scompenso ormonale?
Ho utilizzato la stoffa, perchè in questo periodo è quello con cui mi piace pasticciare, ma mi sembra un'ottima idea anche per reciclare tutti quegli avanzi di carta che rimangono dopo natale, troppo piccoli per farne nuovi pacchetti....mi sa che non è finita qui, anche se devo sforzarmi di pensare a certe cose di giorno!



Qui potete trovare la versione africana....addirittura!

martedì 22 novembre 2011

PRIMO DENTE

Patagnoma ha appena tagliato il primo dente. Letteralmente perchè questa mattina non c'era e adesso, due del pomeriggio appena scoccate, c'è. Lo  dico qui, così magari poi me lo ricordo!

domenica 20 novembre 2011

FREE FRIDAY

Finalmente a piccoli passi ricomincio ad avere una vita anche a prescindere dalla Patagnoma, che è un amore di bambina, ma anche un'amorevole cozza.
Venerdì scorso mi sono addirittura lanciata in un'uscita serale e me ne sono ita al concerto di Guccini.
Lui, magnifico settantunenne con l'influenza era meno assonnato di me. E probabilmente era anche più rilassato. Comunque è andato tutto bene; io mi sono divertita, commossa ed emozionata (come sempre d'altronde) e Patagnoma e Nonnami, che l'aveva in cura, sono egregiamente sopravvissute.
La notte l'ho poi allattata sei volte, ma ahimè, questa ormai è praticamente un'abitudine alla quale appena riesco a raccimolare un pò di volontà, metterò drasticamente fine (olè).
Questo venerdì invece mi sono presa quasi tutta la giornata e ho portato Patasgnaffa a Milano, dove abbiamo recuperato Patasgurzo che vi si era recato in gita.
E' stato bello passare un pò di tempo con la strega e renderla felice portandola in treno.
Patasgurzo ci è andato spesso, ma con lei ho smesso dopo un raccapricciante viaggio passato a rincorrerla per il vagone e a staccarle la lingua dai luridi finestrini (i finestrini del treno hanno un sapore tutto particolare....sono stata bambina anch'io!). Questa volta si è comportata meglio anche se i piedi sui sedili li ha messi lo stesso (per quello che importa visto quanto sono sporchi....ho provato comunque a impedirglielo!) e probabilmente qualche passeggero soffrirà di acufene d'ora in poi, dopo essere stato sottoposto ad un ora di ultrasuonico cicaleccio patasgnaffo.
Si è guadagnata anche un giro in sottopolitana, dove ho scoperto che balla benissimo la lap dance (!!!), uno in tram e pure in autobus....insomma il pacchetto completo.
Siamo riuscite a pranzare da un'amica, ritirare Patasgurzo al teatro Trebbo (si è divertito tantissimo), fare merenda da un' altra amica, ritirare i suoi bambini a scuola e incontrare la nonnaFi che se li è poi tenuta per la notte....tutto in sei spumeggianti ore.
Poi mi sono goduta il viaggio in treno. Da sola.

domenica 13 novembre 2011

IL GUFELLO




In una piccola cittadina in quel dei Paesi Bassi viveva una bella fanciulla. La sua casa aveva grandi vetrate, profumava di te e risplendeva di colori. Accoccolata su una piccola poltroncina bianca la bella fanciulla creava con un uncinetto d'oro incredibili manufatti e la sua fama si spinse al di fuori del regno.
La fanciulla aveva tanti amori, e i gufi erano tra questi. Un giorno il suo magico uncinetto si mise a lavorare e in poco nacque un meraviglioso GUSCINO




http://www.etsy.com/listing/85093826/cushowl-owl-crochet-cushion-cover


....che altro dire, IDA m'ispirò!

giovedì 10 novembre 2011

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA...




E' già da un po' che abbiamo cominciato con le pappe. Inizio difficile, ma ora va meglio...forse perchè continuo a farle passati di verdura con patate dolci e zucca, ma questi in fondo si chiamano espedienti!
Ho poi scoperto (grazie nonnaMi) le carote nere che fanno diventare tutte le pappe viola. Alla Patagnoma non interessa affatto, ma io gongolo. Con la ciotola gialla poi diventa una vera gioia per gli occhi. I miei, d'accordo, ma dovrò pure passare il tempo mentre imbocco la pupattola.
Un membro in più della famiglia, che mangi tetta, pappa o pastasciutta comporta l'aggiunta di un posto a tavola.
All'inizio la nuova creatura, inerme e inoffensiva, è stata messa sopra il tavolo.


Tornati dalle vacanze quella svettante posizione iniziava ad essere inappropriata e la giovane bocca cominciava ad ingurgitare sporadiche cucchiaiate di frutta. Un'amica gentile ci è corsa in aiuto prestandoci un enorme seggiolone dentro cui la Patagnoma scompariva. Era seduta a tavola con noi, ma non la vedevamo. Aveva un vassoio, ma non riusciva a metterci sopra le mani. Era comodo, ma era infelice. Tuttavia c'era poca scelta perchè la signorina seduta ancora non ci sapeva stare....


                                               

Settimana scorsa la sua spina dorsale e i suoi addominali hanno deciso di funzionare a dovere e siamo subito corse all'Ikea per prendere un seggiolone che non occupasse tutta la cucina e che non si mangiasse Patagnoma.



Questo aspettando che sia abbastanza stabile da stare sopra lo Stokke di Patasgurzo che non vede l'ora di liberarsene....hai voglia a spiegargli che non è un seggiolone ma una sedia evolutiva, hai voglia a utilizzarlo tu stessa....lui è grande e vuole una sedia!


























sabato 5 novembre 2011

ROSSO D'AUTUNNO


La rabbia non è esattamente estranea a queste mura.
Ha dominato i due anni di Patasgurzo, un classico lo so....ma non scherzo dicendo che la rabbia lo dominava. Lui non provava rabbia, la subiva. Lei arrivava e come un fiume di lava incandescente si portava via ogni  suo controllo. Erano capricci magistrali, urla e movimenti scomposti. Nulla lo calmava. Non valeva il contenimento, l'emulazione, la calma, l'indifferenza....si poteva solo stare a guardare, stando attenti che non si facesse male, aspettando che si calmasse da solo, che, letteralmente, tornasse in se.
Fortunatamente con i tre anni questi fiumi di lava rabbiosa si sono seccati. Un problema con il controllo persiste, salta fuori con il dolore fisico. Anche se minimo si manifesta come se fosse estremo e finale. La nostra risposta è decisa e apparentemente spietata, ma è l'unica che un pò funziona.
Patasgnaffa ha avuto anche lei i suoi due anni (incredibile no?). Ci ha allietato anch'essa con i suoi capricci. Ma erano meno e sicuramente di minore intensità. Anche in quel caso poi, la sua vena istrionica la faceva da padrona. Perfettamente controllando le sue emozioni, al contrario del fratello, ti guardava prima dopo e soprattutto durante per vedere (neanche tanto di nascosto) l'effetto che faceva.
Ci sono stati poi anni di relativa calma.
Ma adesso la rabbia è tornata. Più silente, più controllata, ma è la novità dell'autunno.
Patasgnaffa ha cominciato per prima. La sera spesso veniva presa da un nervosismo che lei stessa diceva di non saper spiegare. Faceva la sua faccia satanica, grattava con le mani l'aria e sussurrava con le mascelle serrate di voler spaccare tutto.
L'ho dotata di una vecchia rivista e lei per qualche sera l'ha rabbiosamente stracciata andandosene poi tranquillamente a letto.
La rabbia serale sembra affievolita adesso. Rimane una rabbia frustrata che scoppia quando non riesce a fare qualcosa. Ma ancora una volta questa bambina mostra un controllo e una consapevolezza incredibili e ti viene a dire che è arrabbiata così tanto che avrebbe voglia di mordere questo sentimento che per lei è concreto e palpabile. Allora la rabbia diventa una pizza, rossa e fumante che lei deve mangiare a grandi morsi...anche questo funziona.
Anche Patasgurzo ha i suoi momenti d'ira. Per la prima volta nella sua carriera scolastica, non ha voglia di fare i compiti. E quando gli tocca, e gli tocca, scaglia quaderni, sbatte sedie, mi guarda e dice : "vorrei fare come Patasgnaffa, vorrei rompere tutto". Per lui vale di più il time-out. Si distende sul letto e dopo un pò gli passa.
Non so esattamente  perchè siano tutti e due così arrabbiati. Probabilmente iniziano a realizzare che sono davvero in tre, e che le esigenze di tutti vanno limate e fatti combaciare come in un puzzle. E per questo ci vuole un'amorevole pazienza, tanta amorevole pazienza!
Ma va bene così, meglio che si arrabbino così che con la sorellina....e sì perchè c'è anche lei, che in questo momento sta urlando, arrabbiata da morire, perchè non vuole addormentarsi. Ma da quella rabbia a quanto pare tutti i miei figli ci devono passare....chissà perchè, io adoro dormire!



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venerdì 4 novembre 2011

DESIDERATA

Oggi, sotto una pioggia drammaticamente battente, Patamà e Patasgnaffa si sono concesse un paio d'ore di intimità facendo cose da donne...cioè la spesa! Tra uno scaffale e l'altro Patamà è riuscita a conoscere in assoluta anteprima il contenuto della prossima lettera a Babbo Natale.
Patasgnaffa desidera una carrozza, in cui ci può stare, con cavalli annessi. Un castello a sua misura e un robot principe un poco più alto di lei. Per le amiche, varie principesse che, alla bisogna, usciranno dal pavimento.
Per Patasgurzo robot calciatori per poterci giocare insieme o solo starli a guardare facendo il tifo se è stanco.
Per Patagnoma le stesse cose di Cenerentola che avrà Patasgnaffa, ma più piccole. Non troppo piccole però perchè altrimenti se le mette in bocca e soffoca.
Insomma, niente di irrealizzabile!

mercoledì 2 novembre 2011

IL PONTE DEI MORTI

Il ponte dei morti, detto così ha un che di evocativo.
Un tempo che si fa buio, un tempo che si fa freddo, un tempo che porta cambiamenti.
I giorni si accorciano, le porte si chiudono, le finestre si appannano, i cibi si fanno caldi e rotondi e lumini si accendono.
Quest'anno la patafamiglia poteva scegliere tra mare e campagna, e Patamà ha insistito per quest'ultima perchè più riposante....ed ha fatto bene perchè Patapà si è ammalato e lei ha potuto almeno beneficiare della rete di sicurezza dei nonni.
Prima di partire Patasgnaffa ha aiutato a cucire il suo tutù da diavolo (ogni diavolo che si rispetti ne possiede uno!).




Le zucche sono state disegnate dai bambini e intagliate da Patamà che è stata bravissima e non si è tagliata.



Amici hanno piacevolmente goduto degli ultimi istanti di un Patapà in salute. Sei bambini biondi, da sembrare un'unica truppa, hanno giocato, mangiato e dormito, ed è stato un piacere starli a guardare.



La sera di Halloween Patamà è riuscita a stendere a letto la Patagnoma in tempo per portare un licantropo e un diavolessa in.... libreria.


Il bizzarro borgo di Grazzano Visconti (un villaggio finto medievale vicino a Piacenza) per la notte del 31 si è animato di streghe, vampiri e fantasmi e lunghe ombre lungo i muri di mattoni.
I bambini sono stati portati in giro da un alto libraio avvolto in un manto nero che ha letto loro storie misteriose ma non terrificanti.
Incredibilmente Patasgnaffa è stata la prima a cedere, non per paura, non per freddo, ma più prosaicamente per sonno!