venerdì 30 dicembre 2011

NATALE

All'alba di fine anno riesco a riappropriarmi della tecnologia necessaria per augurarvi...buon Natale, che al Buon anno ci penseremo domani!
Come al solito qui è stata una sfacchinata.
Non so bene cosa mi sia passato per la testa ma quest'anno avevo deciso di autoprodurre i regali...e si sa se  il tempo è tiranno, tre figli lo sono ancor di più. Quindi mi sono ridotta a lavorare di notte e, nonostante il prezioso aiuto di nonnaMi, sono arrivata al 24 abbastanza stanca e sufficientemente stressata.
Alle quattro del pomeriggio i giochi sono stati dichiarati ufficialmente chiusi e la Patafamiglia si è diretta a Milano dall' Anto (piccolo bigino familiare: Anto è la compagna di nonnoRo. Patasgurzo si rifiuta di chiamarla nonna perchè non è sposata con il nonno, Patasgnaffa lo segue a ruota, ma se si distraggono la chiamano nonna perchè al cuor non si comanda!). Alle cinque la truppa regalimunita è giunta a destinazione, per la prima volta puntuale....peccato che nonnoRo avesse detto ai nostri di arrivare un'ora prima di quanto non avesse invece concordato con gli altri. Morale, Antonella in pigiama ha preso molto bene l'affrettata invasione.



Alle sette c'erano tutti, i regali aperti e la cena, grazie al cielo in piedi, è cominciata. Alle nove la bella serata è giunta al termine e la Patafamiglia se ne è tornata al lago.
Il mattino dopo Babbo Natale ha fatto il secondo turno per la gioia dei Patasgnaffi.






Sono arrivate le nonne, si sono mangiati, pare 23 antipasti, Patamà è collassata sul divano e alle cinque la non paga famigliola si è rimessa in macchina per andare dalla ZiaD sorella di nonnaFi. Lì c'era anche il nonnoBeppe, marito di nonnaFi (lui può essere chiamato nonno percheè la nonna se l'è sposata, e Parasgurzo ha anche assistito all'evento). Alle otto, Zazà la macchina si è di nuovo resa utile portando tutti in campagna dal nonnoRo.
Il giorno dopo Patamà è stata assalita da un feroce virus che l'ha inchiodata al letto per tutto il giorno...ma forse non aveva tutti i torti!
Buone feste!!!!








mercoledì 21 dicembre 2011

SE SOLO CI AVESSI PENSATO....

Oggi c'è stata la recita di Natale di Patasgurzo.
Capita tutti gli anni e per me è come il Grinch...il mio ammazzanatale.
I genitori vengono stipati nella palestra delle scuole medie, dove aleggia, non il profumo di pino e cannella, ma quello di polvere, sudore e puzza di piedi.
In prima Patasgurzo se ne è stato seduto sbadigliando con un filo d'argento in testa perchè in prima non sono in grado di cantare (su base cantata ovviamente).
In seconda: ho rimosso.
In terza sono stati messi dietro alle prime a cantare (su base cantata ovviamente) al posto dei piccoli.
In quarta mi aspettavo almeno una frase, un pastore, una renna in salmì. E invece pare che le mamme di prima si siano lamentate (ma quando, all'asilo?) e allora hanno cantato (su base cantata ovviamente) e sfilato praticamente solo i primini.
A quelli di quinta è stato concesso di suonare il flauto (su base già suonata ovviamente).
Patasgurzo ha sollevato un cartello giallo davanti alla faccia mentre declamava la frase "amore e fratellanza" che aveva provato tutta la settimana...peccato che il capofila dei gialli (pare si trattasse di un arcobaleno) avesse un microfono, quindi la voce di Patasgurzo non si è sentita e si è perso anche il labiale.
Comunque il cartello giallo l'ha alzato con grande maestria e sono sicura che lo sguardo sia stato molto intenso...ma non l'ho visto perchè era dietro ai due più alti della classe.
Poi siamo stati omaggiati, dietro pagamento (va beh, quella è beneficenza), di un astuccio decorato dai bambini...con uno stencil alberello. Una tristezza cosmica. Ho chiesto a Patasgurzo perchè non avessero fatto un disegno a mano libera un po' più personale e mi ha risposto che non avevano tempo...in effetti hanno fatto un sacco di prove...per sollevare un cartello giallo.
Ma dico io non è mica previsto dal ministero che si debba fare la recita di Natale...se non ce la fai, non hai voglia e non hai idee non farla. E mentre pensavo questa cosa guardavo Patasgnaffa saltellante ed eccitata che guardava la sua futura scuola ( ci terrei a sottolineare che era eccitata e saltellante perchè la recita era finita...durante si stava addormentando) e ho avuto una folgorazione...altre cinque recite di Patasgnaffa (di cui una per fortuna in compresenza con Patasgurzo) più ancora cinque recite di Patagnoma, più quelle già subite, per un totale di QUATTORDICI deprimenti recite di Natale.
Se solo ci avessi pensato non avrei fatto tre figli....

domenica 18 dicembre 2011

PATAYOGA

Quest'estate Patamà è stata viziata.
Nel mese passato in campagna da Nonnoro, due volte a settimana veniva Mariagrazia e le donne di casa, appena alzate la mattina si riunivano nel fienile per fare yoga.
Patamà a volte riusciva a far tutta la lezione, a volte no, ma se ne stava a guardare con Patagnoma attaccata alla tetta e si rilassava comunque un sacco.
Patasgnaffa faceva veloci incursioni ma veniva gentilmente allontanata per eccessiva produzione di rumori molesti.
Patasgurzo si è degnato di comparire solo l'ultimo giorno, ma si è incredibilmente scatenato in una danza per poi perdersi nella contemplazione di una fiammella.
Patagnoma assisteva pacifica su un cuscinone rosso, mangiucchiando o facendosi cullare da Mariagrazia.
Comunque sempre attenta, con quella serietà e saggezza che sanno avere solo i bebè o i vecchi.
Finita l'estate il corso di yoga più vicino a casa era impraticabile come orari da Patamà, e quello per bambini è stato dimenticato.
Patamà si era ripromessa di fare il saluto al sole almeno una volta al giorno....ma l'avrà fatto un paio di volte....in sei mesi!
Però ogni tanto i Patasgnaffi tirano fuori un poster con un po' di asana e le riproducono in modo incasinato e chiassoso....non si farà yoga, ma Patayoga si!















martedì 13 dicembre 2011

SANTA LUCIA



Santa Lucia mi è sempre piaciuta un sacco. E detto da una che non abita nè in Svezia nè a Bergamo è piuttosto strano.
Forse mi piaceva perchè aveva lunghi capelli biondi come i miei, e all'epoca mi piacevano un sacco anche le camicione da notte bianche. Adesso invece...preferisco i pigiami!
Forse mi piaceva perchè non la festeggiava nessuno che io conoscessi.
Forse mi piaceva solo perchè era un'occasione per ricevere un regalino in più. E devo dire che questa mi sembra la motivazione più convincente.
Addirittura alle medie riuscii a inserirla in una presepe vivente. Ovviamente la interpretavo io che avevo pure sceneggiato la parte. Non ricordo nulla, tranne che dovevo prendere a calci un mio compagno che interpretava un diavoletto, aiutante della Santa (questa storia chissà dove l'avevo trovata...adesso in epoca internet non ci sono più riuscita...potenza delle enciclopedie!)
Quest'anno ormai sono rassegnata a farmi travolgere dagli eventi, e mi sono accorta che era Santa Lucia solo dopo mezzogiorno.
Niente regalino quindi, ma ne ho approfittato per far fare l'ennesima coroncina di cartone a Patasgnaffa e alla sua amica Sveva appena giunta dall'Africa.
Nessuna delle due conosceva Santa Lucia. A Patasgnaffa probabilmente ne avevo già parlato l'anno scorso, ma considerato che tende a dimenticare il nome del suo fidanzato (forse perchè ne ha troppi?), non mi stupisce proprio che non se ne ricordasse.
In effetti il lato negativo di crescere in un ambiente multiculturale come il nostro è che Dicembre diventa un po' sovraffollato di creature magiche e munifiche.
Il primo a gironzolare da queste parti è Sinterklaas, il più esibizionista di tutti che arriva dal lago su una barca.
Poi si aggira veloce e fugace questa povera fanciulla in camicia da notte.
C'è quindi la notte di Natale in cui si contendono il territorio un vecchio pancione e un bèbè precocissimo.
Chiude in bellezza la befana, bistrattata forse perchè ritardataria.
Quello che mi stupisce e commuove è come ogni bambino difenda il suo portatore di doni senza mai mettere in discussione l'esistenza di quello degli altri. 
In questo mondo perfetto in cui tutti possono convivere. Se sganciano qualcosa ovviamente...Santa Lucia è in debito con me di due cioccolatini!





domenica 11 dicembre 2011

SOMEWHERE OVER THE RAIBOW


Somewhere over the rainbow
Way up high
And the dreams that you dreamed of
Once in a lullaby ii ii iii
Somewhere over the rainbow
Blue birds fly
And the dreams that you dreamed of
Dreams really do come true ooh ooooh 


Oggi Patagnoma se ne migra nella sua stanza.
Si fa per dire perchè in realtà il suo letto si trova dietro un armadio che divide in due la mansarda, e dall'altra parte ci siamo noi.
Però probabilmente potremo accendere la luce e addirittura rigirarci nel letto senza che il fruscio del piumone la irriti.
Son lussi!






giovedì 8 dicembre 2011

BANF BANF

Banf banf, è il suono che esce quando respiro in questi giorni. Non sta succedendo niente di particolarmente negativo, ma tanti piccoli ostacoli rendono il mio cammino più stancante di quanto vorrei....ma forse è solo un'influenza strisciante!
Le bambine stanno meglio, il mio giovane uomo ha resistito e il mio uomo grande sta lentamente alzando bandiera bianca. Oggi si è perso un bel concerto ed è molto triste.
Però abbiamo passato un bel weekend in campagna dal Nonnoro, i patasgnaffi hanno scritto a quel vecchio pancione di Babbo Natele e siamo tornati in tempo per la festa dell'asilo.




Ho fatto fare un lavoretto ai bambini, una cosa semplice che avevo trovato l'anno scorso in giro per la rete...ma non mi ricordo più dove (è passato un anno per la miseria!).


Poi siamo scesi sul lungolago e i bambini hanno acceso delle lanterne che avevano costruito all'asilo per festeggiare un San Martino tardivo.


Sono riuscita a raggiungere le Amiche a Milano per una cena surreale che è stata annullata e riconfermata un numero imprecisato e imbarazzante di volte. Alla fine è stata fatta, a dispetto di tutte le avversità, perchè una di noi aveva ormai fatto la crostata....a volte basta proprio poco!
Oggi , nonostante il mio corpo abbia cercato disperatamente di nascondersi sotto il piumone, ho decorato casa e portato le fanciulle, più sociali, a vedere l'albero del paese illuminarsi al suono della banda travestita da zampognari (ebbene sì!).
E domani Patagnoma deve fare un prelievo per controllare che il misterioso battere sia sparito....banf, banf....

lunedì 28 novembre 2011

MODESTIA A PARTE

Patasgurzo: sono il bambino più bello del mondo...senza alcun dubbio!

BOLLETTINO

Patagnoma in miglioramento e quindi nettamente più rompiballe.
Patasgnaffa gastroenterica.
Patasgurzo uscito indenne da un antitetanica, ma solo perchè non aveva capito fosse una puntura....salvati dall'effetto sorpresa!
Patamà parotite (ma come alla mia età...e l'avevo pure già fatta!)
Patapà....una roccia in mezzo alla tempesta....speriamo!

domenica 27 novembre 2011

RIPASSARE DAL VIA

Mercoledì scorso un certo nervosismo serpeggiava nella Patacasa. Patapà era in partenza e Patagnoma affrontava la sua prima febbre. Sguardo vacuo, ore abbandonata al sonno...per Patamà un'aliena, abituata a malati irrequieti, insonni e appiccicosi.
Forse il nervosismo strisciante, forse una pancia che è molto più saggia della testa, ma in serata Patamà decide di portare la piccola a farsi un giretto in pronto soccorso.
Lascia luci accese in casa, gatti affamati e parcheggia i più grandi da nonnaMi. Pregusta una serata, con Patagnoma stroncata dal sonno, stravaccata sul divano dopo rassicuranti parole della pediatra.
E invece le rassicurazioni non arrivano, gli esami sono sballati e scatta il ricovero.
Pediatria è un grande reparto di ben tre stanze posto alla fine del corridoio di ostetricia. Stessi letti, stessi suoni, stesso personale.
Dopo meno di otto mesi Patamà e Patagnoma ripassano da dove sono partite. Ancora una volta loro due sole.
Patamà impreca per il sonno interrotto e per le notti che sono uguali ai giorni. Ma rincontra anche persone che le sono state accanto in momenti della vita che sono indimenticabili. Anche quelle che troppo simpatiche non sono state e non sono ancora.
 E in un certo senso è stato anche bello

mercoledì 23 novembre 2011

bOWLing



Patasgnaffa ha una nuova passione, pulire il bagno con...la carta igienica!
Il consumo della suddetta, già alquanto sostenuto, ha avuto quindi una notevole impennata; e così ci troviamo la casa invasa da rotolini.
Il senso di colpa provocato dal nostro contributo all'effetto serra, visto che consumiamo molto più di dieci piani di morbidezza (porrò fine a tutto ciò, prima o poi la coglierò in flagrante!), ha stimolato, nottetempo, la mia "creatività" (quando uno potrebbe dormire....gli strani scherzi della vita!).
E' nato così il  bOWLing...in questo periodo la mia mente sembra essere posseduta dai gufi...mai successo prima, sarà uno scompenso ormonale?
Ho utilizzato la stoffa, perchè in questo periodo è quello con cui mi piace pasticciare, ma mi sembra un'ottima idea anche per reciclare tutti quegli avanzi di carta che rimangono dopo natale, troppo piccoli per farne nuovi pacchetti....mi sa che non è finita qui, anche se devo sforzarmi di pensare a certe cose di giorno!



Qui potete trovare la versione africana....addirittura!

martedì 22 novembre 2011

PRIMO DENTE

Patagnoma ha appena tagliato il primo dente. Letteralmente perchè questa mattina non c'era e adesso, due del pomeriggio appena scoccate, c'è. Lo  dico qui, così magari poi me lo ricordo!

domenica 20 novembre 2011

FREE FRIDAY

Finalmente a piccoli passi ricomincio ad avere una vita anche a prescindere dalla Patagnoma, che è un amore di bambina, ma anche un'amorevole cozza.
Venerdì scorso mi sono addirittura lanciata in un'uscita serale e me ne sono ita al concerto di Guccini.
Lui, magnifico settantunenne con l'influenza era meno assonnato di me. E probabilmente era anche più rilassato. Comunque è andato tutto bene; io mi sono divertita, commossa ed emozionata (come sempre d'altronde) e Patagnoma e Nonnami, che l'aveva in cura, sono egregiamente sopravvissute.
La notte l'ho poi allattata sei volte, ma ahimè, questa ormai è praticamente un'abitudine alla quale appena riesco a raccimolare un pò di volontà, metterò drasticamente fine (olè).
Questo venerdì invece mi sono presa quasi tutta la giornata e ho portato Patasgnaffa a Milano, dove abbiamo recuperato Patasgurzo che vi si era recato in gita.
E' stato bello passare un pò di tempo con la strega e renderla felice portandola in treno.
Patasgurzo ci è andato spesso, ma con lei ho smesso dopo un raccapricciante viaggio passato a rincorrerla per il vagone e a staccarle la lingua dai luridi finestrini (i finestrini del treno hanno un sapore tutto particolare....sono stata bambina anch'io!). Questa volta si è comportata meglio anche se i piedi sui sedili li ha messi lo stesso (per quello che importa visto quanto sono sporchi....ho provato comunque a impedirglielo!) e probabilmente qualche passeggero soffrirà di acufene d'ora in poi, dopo essere stato sottoposto ad un ora di ultrasuonico cicaleccio patasgnaffo.
Si è guadagnata anche un giro in sottopolitana, dove ho scoperto che balla benissimo la lap dance (!!!), uno in tram e pure in autobus....insomma il pacchetto completo.
Siamo riuscite a pranzare da un'amica, ritirare Patasgurzo al teatro Trebbo (si è divertito tantissimo), fare merenda da un' altra amica, ritirare i suoi bambini a scuola e incontrare la nonnaFi che se li è poi tenuta per la notte....tutto in sei spumeggianti ore.
Poi mi sono goduta il viaggio in treno. Da sola.

domenica 13 novembre 2011

IL GUFELLO




In una piccola cittadina in quel dei Paesi Bassi viveva una bella fanciulla. La sua casa aveva grandi vetrate, profumava di te e risplendeva di colori. Accoccolata su una piccola poltroncina bianca la bella fanciulla creava con un uncinetto d'oro incredibili manufatti e la sua fama si spinse al di fuori del regno.
La fanciulla aveva tanti amori, e i gufi erano tra questi. Un giorno il suo magico uncinetto si mise a lavorare e in poco nacque un meraviglioso GUSCINO




http://www.etsy.com/listing/85093826/cushowl-owl-crochet-cushion-cover


....che altro dire, IDA m'ispirò!

giovedì 10 novembre 2011

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA...




E' già da un po' che abbiamo cominciato con le pappe. Inizio difficile, ma ora va meglio...forse perchè continuo a farle passati di verdura con patate dolci e zucca, ma questi in fondo si chiamano espedienti!
Ho poi scoperto (grazie nonnaMi) le carote nere che fanno diventare tutte le pappe viola. Alla Patagnoma non interessa affatto, ma io gongolo. Con la ciotola gialla poi diventa una vera gioia per gli occhi. I miei, d'accordo, ma dovrò pure passare il tempo mentre imbocco la pupattola.
Un membro in più della famiglia, che mangi tetta, pappa o pastasciutta comporta l'aggiunta di un posto a tavola.
All'inizio la nuova creatura, inerme e inoffensiva, è stata messa sopra il tavolo.


Tornati dalle vacanze quella svettante posizione iniziava ad essere inappropriata e la giovane bocca cominciava ad ingurgitare sporadiche cucchiaiate di frutta. Un'amica gentile ci è corsa in aiuto prestandoci un enorme seggiolone dentro cui la Patagnoma scompariva. Era seduta a tavola con noi, ma non la vedevamo. Aveva un vassoio, ma non riusciva a metterci sopra le mani. Era comodo, ma era infelice. Tuttavia c'era poca scelta perchè la signorina seduta ancora non ci sapeva stare....


                                               

Settimana scorsa la sua spina dorsale e i suoi addominali hanno deciso di funzionare a dovere e siamo subito corse all'Ikea per prendere un seggiolone che non occupasse tutta la cucina e che non si mangiasse Patagnoma.



Questo aspettando che sia abbastanza stabile da stare sopra lo Stokke di Patasgurzo che non vede l'ora di liberarsene....hai voglia a spiegargli che non è un seggiolone ma una sedia evolutiva, hai voglia a utilizzarlo tu stessa....lui è grande e vuole una sedia!


























sabato 5 novembre 2011

ROSSO D'AUTUNNO


La rabbia non è esattamente estranea a queste mura.
Ha dominato i due anni di Patasgurzo, un classico lo so....ma non scherzo dicendo che la rabbia lo dominava. Lui non provava rabbia, la subiva. Lei arrivava e come un fiume di lava incandescente si portava via ogni  suo controllo. Erano capricci magistrali, urla e movimenti scomposti. Nulla lo calmava. Non valeva il contenimento, l'emulazione, la calma, l'indifferenza....si poteva solo stare a guardare, stando attenti che non si facesse male, aspettando che si calmasse da solo, che, letteralmente, tornasse in se.
Fortunatamente con i tre anni questi fiumi di lava rabbiosa si sono seccati. Un problema con il controllo persiste, salta fuori con il dolore fisico. Anche se minimo si manifesta come se fosse estremo e finale. La nostra risposta è decisa e apparentemente spietata, ma è l'unica che un pò funziona.
Patasgnaffa ha avuto anche lei i suoi due anni (incredibile no?). Ci ha allietato anch'essa con i suoi capricci. Ma erano meno e sicuramente di minore intensità. Anche in quel caso poi, la sua vena istrionica la faceva da padrona. Perfettamente controllando le sue emozioni, al contrario del fratello, ti guardava prima dopo e soprattutto durante per vedere (neanche tanto di nascosto) l'effetto che faceva.
Ci sono stati poi anni di relativa calma.
Ma adesso la rabbia è tornata. Più silente, più controllata, ma è la novità dell'autunno.
Patasgnaffa ha cominciato per prima. La sera spesso veniva presa da un nervosismo che lei stessa diceva di non saper spiegare. Faceva la sua faccia satanica, grattava con le mani l'aria e sussurrava con le mascelle serrate di voler spaccare tutto.
L'ho dotata di una vecchia rivista e lei per qualche sera l'ha rabbiosamente stracciata andandosene poi tranquillamente a letto.
La rabbia serale sembra affievolita adesso. Rimane una rabbia frustrata che scoppia quando non riesce a fare qualcosa. Ma ancora una volta questa bambina mostra un controllo e una consapevolezza incredibili e ti viene a dire che è arrabbiata così tanto che avrebbe voglia di mordere questo sentimento che per lei è concreto e palpabile. Allora la rabbia diventa una pizza, rossa e fumante che lei deve mangiare a grandi morsi...anche questo funziona.
Anche Patasgurzo ha i suoi momenti d'ira. Per la prima volta nella sua carriera scolastica, non ha voglia di fare i compiti. E quando gli tocca, e gli tocca, scaglia quaderni, sbatte sedie, mi guarda e dice : "vorrei fare come Patasgnaffa, vorrei rompere tutto". Per lui vale di più il time-out. Si distende sul letto e dopo un pò gli passa.
Non so esattamente  perchè siano tutti e due così arrabbiati. Probabilmente iniziano a realizzare che sono davvero in tre, e che le esigenze di tutti vanno limate e fatti combaciare come in un puzzle. E per questo ci vuole un'amorevole pazienza, tanta amorevole pazienza!
Ma va bene così, meglio che si arrabbino così che con la sorellina....e sì perchè c'è anche lei, che in questo momento sta urlando, arrabbiata da morire, perchè non vuole addormentarsi. Ma da quella rabbia a quanto pare tutti i miei figli ci devono passare....chissà perchè, io adoro dormire!



Questa pagina partecipa al blogstorming


venerdì 4 novembre 2011

DESIDERATA

Oggi, sotto una pioggia drammaticamente battente, Patamà e Patasgnaffa si sono concesse un paio d'ore di intimità facendo cose da donne...cioè la spesa! Tra uno scaffale e l'altro Patamà è riuscita a conoscere in assoluta anteprima il contenuto della prossima lettera a Babbo Natale.
Patasgnaffa desidera una carrozza, in cui ci può stare, con cavalli annessi. Un castello a sua misura e un robot principe un poco più alto di lei. Per le amiche, varie principesse che, alla bisogna, usciranno dal pavimento.
Per Patasgurzo robot calciatori per poterci giocare insieme o solo starli a guardare facendo il tifo se è stanco.
Per Patagnoma le stesse cose di Cenerentola che avrà Patasgnaffa, ma più piccole. Non troppo piccole però perchè altrimenti se le mette in bocca e soffoca.
Insomma, niente di irrealizzabile!

mercoledì 2 novembre 2011

IL PONTE DEI MORTI

Il ponte dei morti, detto così ha un che di evocativo.
Un tempo che si fa buio, un tempo che si fa freddo, un tempo che porta cambiamenti.
I giorni si accorciano, le porte si chiudono, le finestre si appannano, i cibi si fanno caldi e rotondi e lumini si accendono.
Quest'anno la patafamiglia poteva scegliere tra mare e campagna, e Patamà ha insistito per quest'ultima perchè più riposante....ed ha fatto bene perchè Patapà si è ammalato e lei ha potuto almeno beneficiare della rete di sicurezza dei nonni.
Prima di partire Patasgnaffa ha aiutato a cucire il suo tutù da diavolo (ogni diavolo che si rispetti ne possiede uno!).




Le zucche sono state disegnate dai bambini e intagliate da Patamà che è stata bravissima e non si è tagliata.



Amici hanno piacevolmente goduto degli ultimi istanti di un Patapà in salute. Sei bambini biondi, da sembrare un'unica truppa, hanno giocato, mangiato e dormito, ed è stato un piacere starli a guardare.



La sera di Halloween Patamà è riuscita a stendere a letto la Patagnoma in tempo per portare un licantropo e un diavolessa in.... libreria.


Il bizzarro borgo di Grazzano Visconti (un villaggio finto medievale vicino a Piacenza) per la notte del 31 si è animato di streghe, vampiri e fantasmi e lunghe ombre lungo i muri di mattoni.
I bambini sono stati portati in giro da un alto libraio avvolto in un manto nero che ha letto loro storie misteriose ma non terrificanti.
Incredibilmente Patasgnaffa è stata la prima a cedere, non per paura, non per freddo, ma più prosaicamente per sonno!





giovedì 27 ottobre 2011

L'IMPORTANZA DEL LATO B

Oggi Patamà è stata dall'osteopata.
Dopo i precedenti parti non l'aveva fatto e negli anni successivi se ne era pentita... e anche tanto!
Questa volta ha voluto essere molto virtuosa ed è andata a farsi rimettere a posto a soli sei mesi dal fattaccio.
Tutte queste buone intenzioni per poi sentirsi dire che è a postissimo e che non sembra neanche abbia partorito....anche se lei ricorda diversamente!
Fortunatamente ( così, giusto per giustificare la spesa) il collo e la parte alta della schiena non sono altrettanto perfetti...
Causa uno, l'allattamento.
Causa due, la dolce Patagnoma è dolce soprattutto se tenuta in braccio.
Soluzione di Patamà....continuare a tenerla in braccio, ma dare un senso alla cosa, decorandole spiritosamente il lato B, perennemente in mostra!







mercoledì 26 ottobre 2011

UN SOGNO

Inizio ad essere stanchina. La mia bambina premio, la mia Patagnoma che dormiva e sorrideva si è stufata di essere diversa dai fratelli e ha deciso che otto ore di notte la mamma non se le merita (perchè, perchè, perchè???). Così. anche se avrei mille cose da fare, ho deciso che la mattina, almeno una volta a settimana pisolerò con lei. Così ho fatto oggi, e ho sognato un sacco. Sogni vividi, con un senso logico e che mi ricordo. E questo non succede quasi mai.
Uno in particolare mi è riamasto impresso.
Ero uscita a passeggio per il mio paesello, dove persino l'unico alimentari ha chiuso una decina di anni fa. Anche la chiesetta è sempre chiusa, c'è il prete part-time (almeno credo!).
Mi sono infilata in un cortile e ho visto qualcuno entrare in un portone. L'ho seguito e: c'era un parco! Non grandissimo e neanche tenuto bene. Con delle alte mura di sasso e vialetti di ghiaia.
Ma c'erano i castelli di ferro su cui arrampicarsi, uno scivolo basso e sinuoso e tre altalene. C'erano bambini che giocavano a palla e in un vialetto laterale, all'ombra di appuntiti alberi, delle bambine saltavano alla corda.
C'erano lettori sulle panchine, gente a passeggio e una cantante lirica giapponese che aveva improvvisato un concerto.
C'era chi correva e anche un piccolo bar con i tavolini e le sedie in ferro.
In fondo al giardino una grande cancellata si apriva su una spiaggia bianca e inquadrava un mare spazzato dal vento.
Perchè quando si sogna si deve farlo in grande!

venerdì 21 ottobre 2011

RIVELAZIONE

Oggi c'era la prima assemblea di classe dell'anno. I genitori erano sempre meno e le maestre sempre più stanche.
Come al solito è stato elencato il programma dell'anno e poi si è parlato del rendimento delle classi. 
Patamà ha scoperto che gli alunni sono generalmente bravi, vogliosi di imparare, interessati, capaci di concentrarsi, però per poco... e a questo punto le maestre hanno fatto una rivelazione incredibile al pubblico affascinato. Hanno detto che gli alunni dopo poco perdono la concentrazione, non riescono a star fermi e, cosa più incredibile di tutte, vorrebbero giocare.
Il problema deriverebbe da una strana condizione in cui gli alunni versano e a cui, pare, bisognerebbe porre rimedio : sono bambini.
La notizia ha scioccato Patamà, che proprio non ne aveva idea. 
Le maestre, senza dar tempo di digerire lo scoop, hanno proseguito dicendo che adesso che si è in quarta elementare certi comportamenti vanno messi da parte, anche e soprattutto, perchè tra due anni dovranno andare alle medie e lì sarà tutta un'altra musica.
Un lampo luminoso ha preso Patamà, le ha allungato i capelli, levigato le rughe, limato i fianchi e l'ha riportata nel soleggiato corridoio del primo asilo frequentato da Patasgurzo al cospetto della temibile Suor Amabile. Patamà ha risentito il venerabile pinguino rammaricarsi del fatto che la sua prole non era ancora in grado, a quattro anni compiuti, di tenere in mano una matita correttamente. Nelle sue orecchie è risuonata ancora la severa voce che le ricordava che entro soli due anni il giovanotto sarebbe andato alle elementari....e che lì si suonava tutt'altra musica.
Quella volta Patamà aveva scrollato le spalle e cambiato d'asilo Patasgurzo (anche per altre ragioni per carità). Questa volta ha debolmente protestato, ma non ha trovato un grande appoggio neanche negli altri genitori. Forse l'unica cosa che può fare è buttare giù il CV di Patasgurzo perchè tra soli quindici anni è probabile (e auspicabile) debba cercarsi un lavoro!

giovedì 20 ottobre 2011

L'INVITO MANCATO

Quest'anno Patasgnaffa ha cambiato classe all'asilo.
E' un'usanza della scuola, che in cinque anni di frequentazione non ho ancora ben capito....ma in fondo ho ancora tre anni per farlo. Ogni anno non si è mai sicuri di quello che succederà, se le classi rimarranno integre o smembrate e sparpagliate. Per due anni ci è andata bene ma quest'anno la piccola ha dovuto cambiare classe.. In realtà non c'è alcun problema. In questi anni di mammitudine ho capito che spesso proiettiamo sui bambini ansie e timori che loro non hanno e che spesso i cambiamenti sono più un problema nostro che loro.
Patasgnaffa è finita con una maestra che già conosceva bene (in un asilo con cinque maestre questo non è molto difficile in effetti), in una classe molto più bella e grande (anche se questo conforta solo me) e con un paio di amici. Solo maschi, ma civetta com'è se n'è anche fatta una ragione. Nella classe ci sono anche i piccolini, ma comunque quest'anno, come il prezzemolo, sono stati piantati in tutte le sezioni. I grandi dell'asilo fanno molte attivitò insieme e lei non ha perso i contatti con le sue amiche del cuore.
Però, perchè un però c'è sempre, le hanno cambiato l'armadietto e gliene hanno assegnato uno in un altro corridoio vicino alla classe nuova.
Ora, gli inviti delle feste di compleanno, una marea, vengono messi dalle mamme di turno negli armadietti dei vari bambini. E quando si invitano bambini di calssi diverse, e io lo so bene perchè siamo di ampie vedute, è un po' un casino considerando il fatto che sugli armadietti ci sono solo animali di varie specie.
Fatto sta, si finalmente parrebbe io sia arrivata al punto, che oggi c'era la festa di un'amica di Patasgnaffa ma lei non aveva l'invito.
Per fortuna le feste si svolgono, in maniera piuttosto tristanzuola, in un locale sotto l'asilo e per fortuna la mamma della bimba in questione è una mia amica. Quindi ho potuto fiondarmi giù come una furia e chiedere come mai la mia bambina, luce dei miei occhi, faro illuminante per il mondo intero, non fosse stata invitata. L'equivoco si è subito chiarito e io ero così contenta che sono anche andata a comprare un regalo....ma un tarlo lavora....e se quella strega di mia figlia non fosse stata invitata davvero???

venerdì 14 ottobre 2011

QUADRIGLIA

In un tempo dolce e remoto, all'inizio della loro storia d'amore, Patamà e Patapà, allora ancora solo Ragazza Bionda e Ragazzo magro con la Barba (qui) passarono una meravigliosa vacanza in Puglia.
Una casetta bianca in mezzo a campi di angurie, una pineta e un mare cristallino.
Una coppia di amici, allora nuovi per la Ragazza Bionda, ora indispensabili, a condividere trecce di mozzarella e friselle.
E la sera le sagre. Con la via dello struscio addobbata a festa, l'odore della griglia mescolato a quello delle frittelle e la pista da ballo. La pista da ballo dove vecchietti agili come farfalle ritornavano a essere i ragazzi di un tempo e bambini scatenati si atteggiavano seriosi a piccoli adulti.
Walzer, tarantelle, mazurche, polke e cha cha cha.
La Ragazza Bionda se ne stava incantata a bordo pista, ma neanche il vigoroso amore del primo anno smuoveva i piedi di Ragazzo Magro con la Barba.
A un certo punto però una voce invitava tutti a ballare la quadriglia, ballo totalmente sconosciuto ai giovani cittadini. Forse venivano trascinati in pista, di questo non c'è più memoria, ma eccoli lì tutti e quattro a volteggiare, girare, incrociarsi, cambiare direzione, cambiar dama e cavaliere. Bellissimo, divertente e indimenticabile, anche per Ragazzo Magro con la Barba al secolo Patapà.
La quadriglia, mai più ballata, ripensata con nostalgia e, a pensarci adesso, forse sostituita nella quotidianità con la numerosa prole. 
Che al ritmo serrato di una trascinante musica ti costringe a volteggi, giri e mirabolanti incroci, lasciandoti senza fiato ma felice.


sabato 8 ottobre 2011

TRASPORTOFOBIA

Patamà era una bambina dotata di una cetra dose di coraggio.
Volteggiava su travi, faceva il bagno in mare aperto e aveva anche smesso di temere i vampiri.
Ma un certo punto la fifa blu, come un fumo sottile si è impossessata di lei.
La sua paura, i mezzi di trasporto.
Il treno il più sicuro, perchè a questo mondo bisogna avere delle sicurezze.
La macchina (ma la teme solo in autostrada) utilizzabile, perchè alla follia bisogna pur costruire argini. L'aereo tabù.
Non è nota, neanche alla proprietaria, l'origine di questa paura.
C'è chi scuote la testa e dice che sono i figli, che è la maternità. Sarebbe bello dar la colpa ai Patasgnaffi, ma la fifa blu è arrivata prima di loro.
Fortunatamente non influenza più di tanto la vita della patafamiglia. Basta avere dei piccoli accorgimenti.
Patamà si sposta volentieri in treno temendo solo i pidocchi (se frequentate un regionale potete capire), e acconsente placidamente a che lo facciano anche gli altri membri della famiglia.
Viaggia in macchina sempre, ma quando arriva è sollevata. Permette agli altri membri della famiglia di viaggiare anche senza di lei, ma quando arrivano devono telefonare per toglierle un peso dal cuore.
Su un aereo ci sale solo se è costretta e mai e poi mai permetterà ai suoi bambini di farlo senza di lei (forse un giorno dovrà farlo....forse).
Un problema sono poi le gite scolastiche. Patamà freme di gioia e aspettativa ogni volta, perchè ricorda essere eventi bellissimi. Ma sapere un suo Patasgnaffo affidato alle ignote mani di un autista di pulman la rende nervosa e ansiosa ogni volta. Ogni volta l'orrido desiderio di non mandare in gita il povero malcapitato le passa per la testa e neanche tanto velocemente.
Ieri era il turno di Patasgnaffa e le strade del mondo erano spazzate da venti gelidi e impetuosi.
Patamà ha tenuto tutto il giorno il cellulare al suo fianco. E questo è un evento incredibile, considerando il fatto che era anche carico. Ha sorriso, chiaccherato, mangiato dissimulando alla perfezione il suo disagio. ma ha cominciato a respirare davvero solo dopo le quattro e mezza!

mercoledì 5 ottobre 2011

MISTERI

Voi non lo sapete, ma intorno a noi c'è un altro mondo, invisibile e misterioso. Popolato da creature che ci rubano i cavallini e i segreti. Che popolano la nostra casa e la nostra vita di cose piene di mistero. Queste creature non operano da sole, sono aiutate dal Fantasma Formaggino. Queste creature sono le....segretarie!
Tremate! (immaginate tutto questo sussurrato da una bambina bionda con due enormi occhi azzurri sgranati dall'eccitazione...e tremate davvero!)

venerdì 30 settembre 2011

FROMAGE

Patasgurzo, come ogni bambino, più o meno, ha avuto varie fasi alimentari.
Quella "non voglio le verdure", quella "mangio quasi tutto ma pochissimo", quella "solo pasta in bianco", quella "va beh mangio tutto ma ogni settimana tiro fuori un alimento basilare che assolutamente non puoi più usare e mò arrangiati".
Adesso, da qualche mese, è nella fase "mangio un sacco"...e Patamà ancora non ci si è abituata e lui ha faaameeeeee.
A questa fase gormand si affianca quella gourmet. Vuole mangiare tante cose e che siano cose buone.
Si butta e sperimenta, per la gioia di Patapà. ma continua a rifiutare il pomodoro per il cruccio di Patamà. La sua massima passione oggi, e sottolineo oggi perchè i bambini sono creature volubili, son i formaggi. Al ristorante quest'estate avrebbe ordinato solo quelli e impazziva anche davanti alle più improbabili salsine.
Ieri sera c'era un'amica per l'aperitivo e abbiamo cenato solo con formaggi. Si è seduto a tavola il bambino più felice del mondo, e ha chiesto cosa ci fosse sul tagliere. Tra i tanti un capra d'alpeggio. Patasgurzo ha storto il naso e ha affermato che lui avrebbe mangiato solo formaggi buoni....quello al peggio potevamo mangiarcelo pure noi!

mercoledì 28 settembre 2011

SEMPLICEMENTE

Alla fine di questa lunga estate, passata in campagna con assolutamente niente da fare, se non vivere, ho avuto un'illuminazione ( e capirai!!!).
Ho capito come facevano le donne una volta a fare una frotta di figli ( sorvolando su motivazioni tecniche altrettato valide!).
Basta vivere in casa, o nella ristretta cerchia di un micropaese. Basta non avere impegni, scuola, danza, calcio, basket, ginnastica, asilo, inglese, gli amici da invitare,  gli inviti degli amici, la sosta al parco, l'aperitivo, la visita medica, le compere, le feste di compleanno....Basta passare la propria giornata ad alzarsi, mangiare, giocare, annoiarsi un pò, fare quattro chiacchiere con i pochi che ti stanno intorno, passare dall'orto, impastare il pane, leggere, infornare la torta, fare il bucato, stenderlo, disegnare e ben poco di più. E poi si è pronti per la nanna e per una nuovo giorno. Senza stress. Perchè la vita che ci siamo scelti è comunque stressante. Ce l'affolliamo di impegni e ce l'affolliamo di cose. Che poi avere tante cose in fondo è solo lavoro in più. Cose in più da mettere in ordine e da buttare via, per ricominciare ad averne e via di seguito. Ora lungi da me essere realmente virtuosa, sono la regina dell'accumulo e sono attratta dalle cose belle come un ape dal miele. E non potrei sopravvivere a lungo senza i miei amici, senza le cene e le puntate in città . Ma in una casa su una morbida collina, con lucidi pavimenti e pochi vecchi mobili che odorano di cera, con il cesto dei giochi (uno), la scatola del cucito, la famiglia intorno, i bambini che giocano tra di loro e imparano a crescersi, avrei fatto anche io un sacco di figli...così, semplicemente.


martedì 27 settembre 2011

ARRETRATI: LA FESTA DI FINE ESTATE



Con il ritorno alla vita normale ero così presa a ricordarmi di come si mettono le scarpe e a guardare intensamente le valigie sperando che si disfassero da sole (non funziona, è inutile perdere tempo...nascondetele sotto il letto...) che non ho raccontato niente della festa di fine estate .... ma visto che, incredibile ma vero l'estate è così gentile da non voler comunque finire, non sono poi così in ritardo!
La festa di fine anno è per noi ormai una tradizione.
I Patasgnaffi sono nati in estate e visto che non possono avere affollate feste il giorno giusto, finiscono per festeggiare un sacco di volte.
La festa di non compleanno a Giugno, la festa il giorno esatto, e la festa di fine estate.
Quest'ultima si svolge in campagna e. a voler essere onesti. è anche la festa dei Patagenitori. Vengono infatti invitate frotte di bambini ma appartenenti alla categoria "figli di amici di mamma e papà". Tuttavia visto che i pargoli si conoscono da sempre sono, per fortuna, amici anche tra di loro. E così ci divertiamo tutti. Io per la verità spignatto e corro tutto il giorno, ma ho sempre qualche amica gentile che mi segue, mi aiuta e soprattutto se la chiacchiera un po'!
Ogni anno scegliamo un tema che faccia felici sia i maschi che le femmine.
C'è stato l'anno degli animali,



quello degli Indiani e CowBoys (Patasgnaffa era ancora piccola e non avanzava pretese!)



Poi è cresciuta ed è toccato a Pirati e sirene



E l'anno successivo a trashissimi Calciatori e Ballerine (quelle con il tutù e la passione per i cigni).








Quest'anno è stata la volta di Cavalieri e principesse...e l'anno prossimo credo ci siano le olimpiadi...








non vedo l'ora!















giovedì 22 settembre 2011

UCCI UCCI SENTO ODOR....

Oggi l'autista di scuolabus che sonnecchia nelle molteplici personalità di Patamà ha finalmente avuto il permesso di svegliarsi, e Zazà  (la macchina) è stata configurata in versione sei posti (non sette perchè il passeggino ha reclamato il suo sedile!).
Insieme a una indifferente Patagnoma, Patamàautista è andata a prendere Patasgurzo e un suo amico a basket. Due grondanti e arrossati fanciulli si sono accomodati, così sfatti o felici che non hanno neanche litigato per chi dovesse stare dietro dietro.
Zazà è ripartita, destinazione nonnami, dove la Patasgnaffa aspettava di essere recuperata.
Patamà ha accostato la macchina ladovenonsipotrebbematantononc'èaltraalternativa, ha lasciato a bordo i due giovanotti e una più vagamente interessata Patagnoma  e si è ficcata in cortile a prendere la sua bella bambina a righe rosse e rosa.
Appena aperta la portiera è stata investita da una zaffata di umido tanfo. Si è fermata nell'atto di salire, si è guardata intorno perplessa, poi ha guardato i due arrossati e sudati fanciulli e ha capito.
Ha capito che l'età dell'innocenza sta finendo e che è giunta l'ora di iniziare a comprare solette per le scarpe e deodoranti per le ascelle! AIUTO

domenica 18 settembre 2011

INTERNO GIORNO

Domenica settembrina. Pioggerella. Patagenitori un po' allucinati per nottataccia di Patasgnaffa (che invece appare in ottima forma...). Pranzo. Prima minestrina della stagione (la minestra che scivola per Patamà, la sbrodolina per Patasgnaffa, la rigenerante per Patapà, bleh per Patasgurzo, un miraggio per Patagnoma). Piatti bianchi e blu fumanti. Patasgnaffa rincorre il vapore con il cucchiaio, prima mangerà lo "scotto". Patagnoma emette versi da scaricatore di porto, guarda i commensali e agita i pugni. Patasgurzo la guarda e compiaciuto afferma che sembra proprio pensare con il cervello. Barzelletta del giovane: "lo sapete perchè un genio non accende mai la luce? Perchè ha delle idee brillanti". Barzelletta della pulzella: "la sapete perchè le scimmie mangiano le banane? Perchè sono golose di....banane"....risata scomposta. Patamà trangugia pane e prosciutto, agguanta un' affamata Patagnoma e scompare su per le scale.

venerdì 16 settembre 2011

PATAPOSTCRAFT: THE BODY

Al terzo figlio l'allergia per le tutine e i body con coniglietti infiocchettati, rane salterine, orsetti mielosi e qualsiasi altra cosa ad alto tasso zuccherino vi venga in mente, ha raggiunto decisamente il colmo.
Avendo però dato via tutto dopo la nascita di Patasgnaffa (forse le tenere parole con cui mi aveva accolta Patapà all'uscita della sala operatoria dopo la nascita della pupa : "questa è l'ultima", hanno avuto una qualche ripercussione....), non è che potessi proprio fare la preziosa e la scialacquona.
Allora sono partita per le vacanze con la mia valigetta di ritagli di stoffa




 e con un delizioso libro che mi aveva suggerito una geniale Bisbetica e mi sono messa all'opera.....