venerdì 31 dicembre 2010

DICEMBRE

Anche questo Dicembre e' passato. E' un mese incredibile, per me che sono una vittima felice del Natale.I primi freddi, che mal sopporto, sono mitigati dalle luci, dai pensieri dei regali, dalla loro realizzazione ( io adoro fare regali...da grande voglio fare Babbo Natale ), dagli addobbi in casa....e che tristezza quando li togli! Ci sono i te' , i brunch, le merende, gli aperitivi, i pranzi e le cene....e meno male che ho troppi figli e troppi anni per i dopo cena, perché vittima felice si' ma non esageriamo! Ci sono le recite, e quelle ce le potremmo anche risparmiare per quanto riescono ad essere tristi, appese e indecise come sono tra Gesu' Bambino e Babbo Natale. Ci sono anche le cene di Patasgurzo che solo in questo periodo si scopre grande, ma grande davvero e va a mangiare la pizza con i suoi compagni sportivi. Ci sono i bambini, eccitati come scimmiette, con gli occhi che brillano carichi di aspettative, anche quelli più grandi....ostinatamente ancorati al voler credere ( ho sentito dire da qualcuno che Babbo Natale non esiste......credo che si tratti, e questa volta davvero, di un complotto!). Ci sono i giorni di festa , quelli veri, in fondo i peggiori, almeno per noi che li passiamo per la meta' in macchina a giocare ad Arriva un bastimento...( ma devo dire che quest' anno grazie agli estemporanei interventi di Patasgnaffa ci siamo proprio divertiti! ). Ci sono poi i giorni del riposo, coccolati dai nonni, anche noi grandi, e delle mangiate senza sosta (ahimè). E con oggi siamo alla fine, la spesa e' quasi tutta fatta, i decori per la tavola pure, i bigliettini per i giovani ospiti anche. Da domani comincia un anno nuovo, che un po' mi preoccupa visti i calci che mi molla la Patagnoma nella pancia, ma soprattutto comincia Gennaio, di cui sono una vittima vera. lo trovo tristissimo, freddo ed eterno.....ma per fortuna anche lui passa!

giovedì 2 dicembre 2010

BABBO NATALE

Patasgnaffo: Mamma noi abbiamo un camino o una stufa?
Patama': ....no... (strano che il mio bambino che sotto la neve esce in maglietta voglia una stufa!)
P.sgnaffo: ma allora come fa entrare Babbo Natale?
P.Ma': (battiti aumentati) gli lascio la porta aperta
P.sgnaffo: ma se entrano i ladri?
P.Ma': no, la notte di Natale non può succedere...
P.sgnaffo: guarda che approfittano sempre delle feste (e queste idee chi te le mette in testa amor mio!!??)
P.Ma' : allora sulla letterina gli indico un nascondiglio in giardino e gli lascio un mazzo di chiavi....grazie per avermelo fatto presente.
P.sgnaffo: forse sa entrare comunque....
P.Ma': forse, ma non si sa mai!
Quando a 8 anni vuoi ancora credere.
Quando a 37 anni devi sempre correre per essere cinque passi avanti a loro!

domenica 28 novembre 2010

FREDDO

Ci siamo svegliati che la neve scendeva lieve e qua e la' attaccava pure. Ci siamo messi in macchina e avvicinandoci a Milano l' abbiamo vista lentamente scomparire ed essere rimpiazzata da una sottile, gelida pioggerellina. Ci siamo divisi tra negozi nonneschi, commissioni da amici, merenda di compleanno e degustazione di vino ( chissà a chi e' toccato lo spupazzamento minorile e le prime tre voci? ) . Comunque ci siamo divertiti, le case erano surriscaldate ( evviva!) e abbiamo anche preso la sottopolitana ( evviva proveniente da sotto il metro e venti).
Pero' fuori per strada faceva proprio freddo, le guance dei patasnaffi sembravano due mele.....e gli occhi del Patasgurzo due ciliegie.....e questo non e' propriamente un bene! l ' ho subito accusato di avere guardato troppo il computer della nonna, ovviamente più dannoso del nostro, ma lui mi ha gentilmente spiegato che era il freddo che gli faceva venire gli occhi rossi ( e come spiegazione mi va anche bene ), che gli si infilava su per i pantaloni e poi risaliva fino a fermarsi agli occhi, rendendoli rossi....( incontestabile direi ).

lunedì 15 novembre 2010

LA VERSIONE PATASGNAFFA

Come già era successo a Patsgurzo, Patasgnaffa va in un asilo cattolico, non abbiamo alternative, in zona o così o a casa (!!!!!!!!!!!!!!!), e comunque in quell'asilo ci andrei anche io; amo così tanto quelle maestre che ho fatto un terzo figlio solo per non doverle perdere.
Pero' l'impatto dell'educazione religiosa non supportata in casa sortisce dei bizzarri risultati.
Patasgurzo mi snocciolava preghierine spacciandole per poesie, e rimase sinceramente colpito quando scopri' che anche io conoscevo Gesù e famiglia ( altrimenti detta sacra). Gli spiegai che era un tipo abbastanza famoso e più o meno fini' li'.
Patasgurza, da brava donnina parrebbe più pia (d'altronde io alla sua eta' sognavo di fare la suora.....avevano lunghe vesti a più strati, una vera chiccheria), e mi intima di pregare prima di ogni pasto. Tuttavia la preghiera, dopo un corretto segno della croce, sembra più una creazione futurista, ricca di onomatopee...Pim pim pum...Ieri si e' prodotta in un ave Maria che testualmente recitava così: Ave Maria piena di grassi....Anche della storia sacra ha una sua versione, che comprende un personaggio di nome Gesup nipote di Maria e orbo di padre e madre. Oserei dire che a tutt'oggi la laicità della famiglia non e' in pericolo!

martedì 9 novembre 2010

MENU' PER BAMBINI

Sabato abbiamo accompagnato Patapa' in una spedizione enologica. Solitamente preferisco mandarlo da solo, le cantine non sono quasi mai un paradiso per bambini, non sempre sono sperse tra vigne incantate, sono buie e piene di oggetti che sarebbe meglio non toccare.
Ma questa volta la meta era vicina e saremmo stati in compagnia.
Sorvolo sulla visita in se, di scarso successo per patama' e prole, ma abbastanza soddisfacente per patapa'. Mi concentrerei piuttosto sul pranzo, consumatosi all' interno di una torre medievale. Gia' un successo perché suggestivo, perché provvisto di uno stuzzicante ed appagante menù e da una bella carta dei vini ( così disse il sommelier!). Ma la sorpresa e' stata trovare un menù per bambini, cosa non proprio comune in Italia, e che menù! La solita pasta al pomodoro, ma pasta all' uovo tirata a mano. la solita cotoletta con patate, ma erano due croccanti cotolettine adagiate su un letto di croccanti patatine al forno. Una meraviglia. E non finisce qui, a un certo punto gli irrequieti bambini, che si sono alzati da tavola ( incredibile, non succede mai!), sono stati dirottati in una saletta attigua e dotati di carta e pastelli ( li avevamo anche noi, ma non avevano lo stesso appeal ), cesta dei giochi e amorevoli, ma ferme cure dei camerieri di passaggio.
I genitori si sono goduti un ottimo pranzo in tranquillità e alla fine non hanno neanche speso tanto.
I bambini erano felici e i camerieri un poco esausti.....se solo sapessero che abbiamo intenzione di tornare tutti i sabato!....

sabato 6 novembre 2010

UN FRATELLO INNAMORATO

Patasgurzo che da anni ormai snobba il genere femminile si è innamorato. Va in giro con sguardo ebete, ogni tanto si illumina e sorride al mondo, pensa solo a lei , parla solo di lei, anche la maestra mi ha detto che in questi giorni è radioso.
Patasgurzo si è innamorato di sua sorella. Purtroppo non della Patasgnaffa, ma di quella meno ingombrante, ancora ingabbiata nel ventre materno, inabilitata a qualsiasi tipo di rompiscatolaggine....la bambina ideale insomma!
Le ha dato già un nome, e prevedo sarà dura liberarsene, la saluta ogni volta che la vede passare, la bacia e la abbraccia, la misura e la vezzeggia. Patamà in quanto mero contenitore a stretto contatto con queste effusioni, ma esclusa, non nasconde troppo la sua gelosia!
La cosa però più struggente sono le implicazioni dell'amore. Le preoccupazioni. Patasgurzo a quanto pare è stato segnato più del previsto dalla strada tortuosa che ha portato Patasgnaffa tra noi. Una madre distratta che perdeva bambini, e una sorellina incerta fino alla fine se unirsi a noi o folleggiare per sempre nell'Isola Che Non C'è.
Appena ha saputo che Patamà era incinta le ha chiesto come mai non fosse a letto e chi sarebbe andato a prendere Patasgnaffa all'asilo ( visti episodi precedenti probabilmente pensa che per lui sia giunta ormai l'ora dell'indipendenza!). Continua ad accarezzare la pancia materna parlando sognante della sua abitante, ma aggiungendo sempre il SE davanti alla sua nascita.
Questa mattina ha intimato alla sorella parlante di non svegliare la mamma che dormiva (olè) : "non osare svegliare la mamma, non lo sai che è incinta, ma tu la vuoi o no la sorellina, allora resta qui.....guarda che ti picchio....!" A quel punto si è dovuto alzare...Patapà!
Mi rendo conto solo adesso che una gravidanza serena ( e speriamo che duri a questo punto) era quello che ci voleva a me, ma anche al mio piccolo uomo, futuro padre (magari).

venerdì 5 novembre 2010

FINALMENTE UN PO' DI ENTUSIASMO

Era estate, i bambini erano in montagna con la nonna, tutto sembrava quieto e facile.
I patagenitori si sono rilassati e hanno immaginato che un terzo figlio non fosse poi una cattiva idea. In effetti non si sono limitati a pensarlo, altrimenti non saremmo a questo punto!
Il girovita di Patamà ormai è difficilmente occultabile dalle tende sahariane che ultimamente ha spacciato per "stile personale", e pian pianino il mondo è venuto a sapere che i patasgnaffi, se tutto va bene saranno tre.
Le reazioni alla lieta novella sono state sempre controllate e improntate su una gioia perplessa. Perplessi invero e per primi erano i patagenitori, che continuavano a domandarsi in che guaio si fossero cacciati, proprio ora che la vita cominciava a essere leggermente in discesa!
Insomma questa creatura, che appartiene al genere femminile, era ovviamente benvoluta ma non si era ancora beccata un vero applauso.
Ieri sera la notizia è stata data ai due Patasgnaffi (prima che lo venissero a sapere dal panettiere!).
Hanno scrutato un'orrida ecografia in 3D, in cui solo un cuore di madre può vedere un tenero cucciolo, pensando che fosse un cervello, un uomo primitivo, un rombo (le nozioni geometriche di Patasgnaffa sono molto vaghe....dovremo rileggere qualche libretto prima infanzia e ripetere insieme: rombo giallo, triangolo verde...) e il futuro....A parte il rombo le altre ipotesi non erano così sballate!
Al disvelamento dell'arcano Patasgurzo è scoppiato a urlare, saltando sul divano e ballando per la sala. Non l'ho visto così felice neanche quando ha ricevuto il nintendo!
Patasgnaffa è scoppiata a piangere, ma solo perchè non aveva capito niente...Poi ha sgranato gli occhi e mi ha denudata per vedere la sorellina.
E' stato un momento in cui la gioia che riempiva la sala era così tanta che avremmo potuto mangiarla per cena ed esserne sazi per mesi
E' stato il primo momento (ma non l'ultimo si intende) in cui è stato chiaro che il nostro azzardo non era altro che la cosa giusta da fare.
E' stato il primo applauso a scena aperta che si è presa la Patagnoma....ed era ora!

sabato 30 ottobre 2010

NONNA SMEMORINA

Il martedì è una giornata impegnativa, scuola la mattina, poi i compiti, dalle 16 alle 17.30 basket e dalle 18 alle 19.30 calcio...ma io non sono mica stanco , in fondo i miei amici devono aggiungerci anche un'ora di catechismo! A basket è andata bene, ho fatto due canestri e anche se sono caduto e ho picchiato la testa ho pianto solo un po'. Alla fine della lezione i miei amici hanno iniziato ad andare via uno dopo l'altro, ma per fortuna la nonna era in ritardo, così ho potuto fare ancora qualche tiro. Poi però sono rimasto solo, e sono arrivati tutti quelli più grandi per il turno successivo. Il martedì c'è solo mezz'ora tra basket e calcio, ormai l'ho capito, e anche se odio vestirmi da solo sono andato a cambiarmi. Ho anche provato a piegare i vestiti...la mamma sarà contenta. Sono sceso al parcheggio ma della nonna non c'era ancora nessuna traccia. Insomma dove poteva essere finita! Io però devo andare a calcio, non so che ore sono, ma mi sa che proprio presto non è! La mamma mi ha detto che quest'anno, ogni tanto avrei potuto andare a casa della nonna da solo dopo la scuola...è vero che adesso non c'è il vigile a farmi attraversare, ma mi sa che io ci vado lo stesso.....
...E per fortuna che nessuna macchina, accellerando in curva come fanno spesso, non me lo ha steso. E per fortuna che la nonna era a casa immersa nell'avvincente lettura di un libro ( chissà quale!) e non aveva SOLO guardato l'orologio....ma accidenti se mi sono spaventata!

lunedì 25 ottobre 2010

LA LADRA

Ieri sera sono spariti i telecomandi. Patapa' li ha cercati per un po' da solo, ma ben presto ha mobilitato tutta la famiglia....Si sa che gli uomini non trovano niente che non sia in assoluta evidenza, ma in quasto caso i telecomandi sembravano veramente scomparsi, e in fondo sono due e neanche tanto piccoli! Dopo aver smontato il divano, e scoperto che dopo solo sei mesi e' già rotto (ahhgggg!!!!), spostato i mobili, i libri e il tappeto e' scattato l'interrogatorio agli unici possibili colpevoli: i bambini.
Patasgurzo si e' dichiarato subito innocente e in effetti, dopo un accurata indagine retrospettiva, ci siamo resi conto che aveva dovuto spegnere la televisione direttamente dall'interruttore. Patasgnaffa ha nicchiato per un po', trincerandosi dietro una stanchezza da preserata domenicale, e poi ha ammesso la sua colpa....cosa che ogni tanto fa per innato spirito femminile di sacrificio. La ricerca e' quindi proseguita nei cassetti, nella dispensa in cucina, nella stanza dei giochi che sembrava più un campo di battaglia....alla fine la piccola e' stata messa sotto torchio, ma pur ammettendo la colpa, non rivelava il nascondiglio....o meglio non se lo ricordava. Ricordava solo di averle messe sulle scale....trattandosi pero' di scale a chiocciola in ferro non e' che disponessero di molti nascondigli. Le ricerche si sono interrotte più volte per esasperazione, gli interrogatori sono proseguiti a singhiozzo e l' unico elemento ricorrente erano le scale.
Alla fine i telecomandi sono stati ritrovati, ovviamente da Patama', sotto la cesta dei travestimenti che in effetti si trova IN CIMA alle scale....
Trovato il corpo del reato, mancava pero' ancora il movente.....pare che la piccola volpe avesse deciso che, se fossero scomparsi i telecomandi non avremmo potuto spegnere mai più la televisione.....siamo nelle mani di piccoli mostri!

giovedì 21 ottobre 2010

IL VIGILE

Stavo godendomi un indispensabile sonnellino postprandiale quando un trillo mi ha risvegliato e costretto ad asciugarmi la bava che mi colava sul mento. Mi sono avventata sul telefono chiedendomi come mai avesse suonato una volta sola....ovviamente era il citofono. Spettinata, stropicciata e senza occhiali che avrebbero un po' nascosto le sbavature del rimmel, sono rotolata giù dalle scale e ho risposto all'apparecchio che mi aveva strappata dal sonno. Dall'altra parte un individuo mi si e' presentato come il vigile. Ora, io sono una brava bambina, dai lunghi capelli biondi e lo sguardo innocente, incapace di dire bugie, non per moralità esemplare ma perché mi farei subito scoprire, e per la medesima ragione, incapace di commettere atti illeciti....ma le forze del' ordine in ogni loro declinazione mi gettano sempre nel panico. Quindi, già conciata com'ero mi sono fiondata al scalza al cancelo dove ho trovato un vigile, abbastanza cortese, che mi porgeva un' ingiunzione di pagamento del comune di Milano...Guardo la cartella.....non avevo pagato l'ultima rata dell'asilo nido di Patasgurzo ( e chissà se poi e' vero!). Ma porca miseria non potevano aspettare ancora qualche anno ( Patasgurzo e' in terza elementare) così avrei potuto chiedere i soldi direttamente all'interessato?

mercoledì 20 ottobre 2010

LA BELLA ADDORMENTATA

L'altra sera avevo perso i sensi sul divano, e i patasgnaffi ovviamente non hanno indugiato neanche un minuto e sono partiti con le loro molestie. Per fortuna che erano di buon umore e tra una gomitata, un calcio e un tentativo di aprirmi manualmente gli occhi, si sono profusi anche in complimenti. Patasgurzo piombandomi addosso come una slavina, dopo avermi accuratamente leccato una guancia, mi ha detto che ero bella come un figlio di Dio....essendo un ateo convinto, non so bene cosa intendesse....Patasgnaffa mi e' rotolata a fianco e dopo avermi tirato i capelli mi ha detto che ero bella come una principessa...e come una Winks.. La cosa mi ha, giustamente e parer mio, inorridito e vagamente offesa e mi sono faticosamente alzata. La prossima volta vedrò di svenire nel mio letto, ma si accettano, al risveglio lettere d'amore e fiori freschi.

mercoledì 13 ottobre 2010

LA VERRUCA

Patasgurzo ha una verruca sotto il piede(che schifo e chissenefrega, legittimissimo....), anzi una sotto ogni piede (ben due). Patapà, memore di orride sue personalissime vicissitudini, impone un intervento immediato. Patamà impallidisce alla sola idea dato che Patasgurzo è un maschio di quelli veri. Piange per un certificato medico, si dimena per un taglio di unghie (delicatissimo intervento chirurgico), ha una soglia del dolore al terzo piano seminterrato e soprattutto è un campione di autocompatimento .
Per fortuna Patamà viene a sapere che nella sua provincia, nascosto in una remota (per lei) valle, la progenie di un antico stregone, che le aveva risolto da piccola lo stesso increscioso problema, dispensa ancora ai bisognosi un miracoloso unguento. Forse si può quindi evitare di andare da un medico a farsi bruciarecongelarescavare la fastidiosa escrescenza. Ovviamente Patasgurzo oppone resistenza e all'arrivo appare terreo. Il fatto che tutta la procedura si sia risolta con un pò di solletico e metri di cerotto non sembra risollevare l'umore dell'ormai affranto bambino. Infatti, pur non avendolo ferito nel fisico la stregona lo ha massacrato nello spirito, proibendogli per una settimana ogni attività sportiva e consigliandogli di muoversi il meno possibile. Neanche il divieto di lavarsi e la restituzione del nintendo sequestrato un mese fa (non ricordo perchè) hanno potuto evitare che in questa settimana il mio bambino si trasformasse in un lagnoso adolescente che passava i minuti in cui non faceva assurdi capricci a chiedersi perchè proprio a lui fossero venute le verruche....Oggi andiamo a sbendare la medicazione....speriamo che sia riuscita la magia perchè un'altra settimana così non la passo (io!).
Mal che vada l'amica olandese mi ha detto che le pregherà via....fantastico!

giovedì 7 ottobre 2010

RISVEGLI

Ogni tanto quando i due uomini di casa si preparano per uscire, loro sì che sono mattinieri, Patasgnaffa scivola nel mio letto, quasi mai silenziosamente, mentre io resto appiccicata tenacemente agli ultimi scampoli di sonno.
Oggi è stata una di quelle mattine e, miracolosamente, la piccola si è riaddormentata, con il suo faccino rivolto verso il mio e le sue piccole mani che mi facevano impercettibili grattini sulla guancia....una vera delizia, peccato avvelenata dal pensiero della sua reazione quando avrei dovuto svegliarla solo un quarto d'ora dopo. E invece.....al mio primo gentile tentativo di sveglia-materna- con- bacini, la mia piccola strega ha spalancato i suoi occhioni blu e mi ha chiesto:"ti canto una canzone?".
E questi sì che sono risvegli!

giovedì 23 settembre 2010

L'ESONERATO

Quest'anno abbiamo deciso di esonerare Patasgurzo dall'ora di religione....anzi dalle ore di religione, infatti la spinta ce l'ha data il renderci conto che le ore di religione erano due e pure di seguito, perchè quindi non usarle per qualcosa di più utile (a nostro parere) come un po 'più di inglese?.
In una scuola dove tutto viene tagliato, in uno stato che dovrebbe essere laico certi baluardi rimangono saldi e intoccabili. La nostra maestra di inglese invece quest'anno è stata "tagliata". A sostituirla ci penserà quella di matematica che, d'altronde, in prima insegnava arti visive.....Dunque sta a noi organizzarci come si può.
Fin qui tutto bene, tranne che in un paese piccolo, o in una scuola poco organizzata, anche le procedure più semplici rischiano di diventare rocambolesche.
L'esonero l'ho comunicato, con dovuto modulo, in segreteria alla fine dell'anno scorso. Settimana scorsa ho ricordato a Patasgurzo che lui non avrebbe dovuto fare religione ma sarebbe dovuto uscire con le sue due compagne musulmane per recarsi chi sa dove. Arrivata la maestra di religione il bambino ha comunicato che non avrebbe fatto religione quest'anno, che era stato esonerato. La reazione della maestra è stata improntata dalla più profonda comprensione e Patasgurzo è stato costretto a restare in classe, e gli è stato comunicato che la mamma avrebbe dovuto recarsi in segreteria. Ancora? Ovviamente la furia materna si è precipitata in segreteria, dove l'esonero risultava registrato ed effettivo. La giustificazione del comportamento dell'insegnante è stata quella che i bambini dicono le bugie, quindi lei non poteva fidarsi. Ma andare un attimo in segreteria in una delle sue innumerevoli pause caffè???....Avere ben chiaro, dopo due anni, che Patasgurzo non è il tipo di bambino che si inventerebbe una storia simile (non è abbastanza furbo...piccolo mio!)?
Una volta verificata la situazione in segreteria, ho anche firmato un modulo per fare uscire il bambino dalla scuola durante le ore di religione, specificando per iscritto, che sarei andata a prenderlo dal momento che mi sarebbe stato comunicato l'orario definitivo ( non è pigrizia la mia, ma andare a scuola a caso per tutta la settimana non era nei miei piani...).
Oggi sono stata chiamata da una bidella infuriata che mi stava aspettando da mezz'ora e aveva in custodia mio figlio. Ovviamente stanno facendo un orario ridotto e a casa non è pervenuto alcun orario nè definitivo nè provvisorio.
Nel frattempo ho incontato la seccatissima insegnante di religione che mi ha detto che avrei dovuto comunicare a lei l'intenzione di esonerare Patasgurzo. Io le ho fatto presente che l'avevo cercata inutilmente negli ultimi due colloqui, ma ho , con vera pietà cristiana, omesso di ricordale che all'inizio dell'anno avrebbe dovuto andare in segreteria per farsi dare la lista dei bambini che facevano religione ( prassi che mi è stata comunicata in segreteria stessa).
Patasgurzo è esonerato, io sono esausta.

RICERCHE MATTUTINE

Scena: Patasgnaffa andando all'asilo con una pila puntata sulla testa: mamma non trovo il mio "cerbello".....
Amore mio, certe mattine neanche io!

venerdì 17 settembre 2010

MIGRAZIONI NOTTURNE

Ci sono notti in cui ritrovo lei nel letto di lui.
Ci sono notti in cui è lui ad andare nel letto di lei....per tenerla buona e poter dormire.
Ci sono notti in cui lui arriva perchè ha fatto un brutto sogno.
Ci sono notti in cui lei piange, ma che in fondo ha solo sete.
Ci sono notti in cui lui arriva e lei lo segue poco dopo, perchè svegliandosi non lo ha trovato in stanza.
Ci sono notti in cui lui ce la porta nel letto, e già che c'è si ferma.
In queste notti Patapà scappa, perchè i figli sono come le briciole nel letto. (a me piacciono tutte e due!)
Ci sono notti in cui vado da lui perchè ha gli incubi, e con gli occhi sbarrati batte i denti e dice cose spaventose e insensate.
Ci sono notti in cui è il mal di gambe che lo tiene sveglio.
Ci sono notti in cui sono tutti e due svegli, e io me ne sto rannicchiata in poltrona aspettando che si addormentino.
Ci sono notti in cui dormiamo tutti....per fortuna!

martedì 7 settembre 2010

SETTEMBRE

Sono finite le vacanze. Ufficilmente. Patasgnaffa è all'asilo e fuori diluvia.
Per la prima volta negli ultimi otto anni mi sono riposata un po' anche io, e ci siamo pure concessi una vacanza itinerante nella vicina Francia. I patasgnaffi sono stati bravissimi, hanno sopportato ore in macchina (anche se l'aiuto del dvd non è proprio da minimizzare) e innumerevoli pasti al ristorante. Si sono entusiasmati davanti a torri altissime di ferro ma anche davanti a chiese (ma Dio però non esiste mamma....) e persino a musei. Ovviamente hanno apprezzato il carrozzone di Disney (ovviamente noi un po' meno) sopportando stoicamente ore di code. Hanno costruito piste e macchine di sabbia con il sole, ma anche sotto la pioggia e sferzati dal vento. Hanno bucato le gelide acque del nord e mangiato montagne di ostriche.
Poi si sono lasciati avvoglere dalla lenta monotonia della campagna e dalle attenzioni dei nonni.
E dopo la festa di fine estate l'altro ieri siamo tornati e ora dobbiamo reimparare i ritmi e i doveri della vita "normale".
Oggi, per esempio, Patasgurzo ricomincia calcio....e diluvia...più normale di così !!!

sabato 31 luglio 2010

PORC=APE

Da quando sono allergica sono diventata preda degli imenotteri. Oggi ero in spiaggia, al lago. Un piacere che mi coglie sempre impreparata, la faccia vacanziera del mio paese. Peccato che questo lato rilassante venga anche apprezzato dalle api che se ne svolazzano sulla battigia... pronte a farsi calpestare!
Come al solito sono entrata in una sorta di panico ,che ormai conosco bene, e la mia razionalità è andata a fondo con i sassi del lago. Così al posto di lasciare i Patasgurzi con una mia amica me li sono trascinati insabbiati e in costume al Pronto Soccorso.
Meno male , paese piccolo, ospedale piccolo, lì siamo un po' di casa. "Signora ma lei non è già stata qui il mese scorso per puntura di vespa"" si, ma questa volta è un ape...mi piace variare!"."Oh, ma questa è la bambina che ha rubato il Tavor della nonna, non si fa vero piccola, lo hai imparato?" "no, una settimana dopo ha rubato il malox del nonno, ma almeno ha digerito bene." E non c'era nessuno che fosse di turno quando il Patasgurzo si era spezzato un braccio o aveva dilettato tutti con i suoi urli (legittimi) per una pisellite, quindi lui non è stato riconosciuto....speriamo che non si metta in testa strane idee!

LA SCIMMIA

Aver portrato i Patasgnaffi a vedere Toy Story 3 ha sicuramente risolto una serata, ma ha peggiorato le mie notti successive.
La scimmia con i piatti ha lasciato il segno e il suo urlo ancora riecheggia nelle orecchie dei piccoli. Non ha aiutato neanche aver visto, la sera dopo, Una notte al museo, dove c'è un'altra scimmia poco simpatica. Fare addormentare i Patasgnaffi sta diventando un'impresa e l'altra sera ho dovuto seminare in corridoio trappole per scimmie, e meno male che alle finestre ci sono le inferriate!
Durante il giorno, in un tentativo di esorcismo i bambocci si fanno agguati lanciando, a turno acuti e striduli strilli.
E dire che da piccola adoravo le scimmie...anche adesso, infatti ne ho due!

domenica 25 luglio 2010

PRAGMATISMO

PATASGURZO: ma se lo Zichicco sposa la ragazza con cui sta adesso, lei poi diventa mia zia?
PATAMA': eh si'....non ti sembra dunque, di dover imparare il suo nome?
PATASGURZO: ...no, tanto a quel punto la chiamero' zia....

giovedì 22 luglio 2010

PROGRESSI

Patasgnaffa sta imparando a nuotare. Con scioltezza allegria e determinazione. Si fionda in acqua senza braccioli va a fondo come un piombo. Esce ripescata ride e ci riprova. Mulinella braccia e gambe, il suo sederotto fa capolino tra le onde e si sposta di qualche centimetro. Quando poi capira' che deve anche respirare sara' un pesciolino perfetto. Come Ponyo.

mercoledì 21 luglio 2010

FESTA IN SPIAGGIA

Il bello di festeggiare il compleanno del Patasgurzo a Zoagli e' lo scarso impegno che Patama' deve profondere nell'organizzazione della festa.
Basta prendere una torta nell'unica pasticceria che e' di fianco alla spiaggia, stendere un festione tra due ombrelloni, radunare il maggior numero di bambini affamati e il gioco e' fatto. Rapido e indolore. Questa sera c'e' anche il circo. Non posso proprio velere di piu'.
Otto anni fa ho faticato parecchio, ma oggi me la godo, e mi godo il mio Patssgurzo, tutto cosi' braccia e gambe lunghe, che proprio non capisco come possa essere stato nella mia pancia!

QUESTIONE DI TATTO

Il tormentone di questa vacanza al mare con il nonno bis, e' la Patasgnaffa che, con cadenza imbarazzante, va dall'augusto bisgenitore e gli dice:
Sei vecchio
Ma quanto sei vecchio
Ma sei troppo vecchio per il gelato
Sei goloso di gelato anche se sei vecchio
Ma quando muori?
Sei cosi' vecchio che tra poco muori.
Oppure informa i suoi poco interessati amichetti che il nonnobis e' molto vecchio e sta morendo.
L'anziano in questione, poveretto non e' piu' un fiorellino di maggio, ma con i suoi 86 anni si difende ancora bene, anche se in effetti ultimamente il tempo sembra aver scalfito anche lui.
Prende le insinuazioni della nipotina con garbo e umorismo ma ormai e' talmente condizionato che sta mattina mi ha comunicato che la Patasgnaffa aveva dichiarato che lui era arrivato al capolinea...la piccola e il suo limitato vocabolario avevano invece detto che il nonno era una caccoletta...e non so cosa e' peggio!

sabato 17 luglio 2010

AH PERO"

Mamma con i capelli cosi' sei propio bella, sembri Messi....ah pero!....

giovedì 15 luglio 2010

SESTO LEGANTE

Dopo tre soli giorni il desiderio di fuga di Patama' ha bussato alla porta.
Allora ha caricato i Patasgnaffi sul treno e li ha condotti a Sestri Levante per trovare un'amica che era un po' di anni che non vedeva. Madre di tre con il piu' grande dell'eta' di Patasgurzo e la piu' piccola di un anno meno di Patasgnaffa. I maschi si sono annusati i primi dieci minuti e poi la prima domanda sul calcio ha rotto il ghiaccio e tra una chiacchere da bar sport,una partita di biglie e uno scambio di figurine il pomeriggio e' passato.
Ma soprattutto quello che ha colpito la fantasia dei Patasgnaffi e' stata la battigia sabbiosa e tutte le dolcezze che regala.
Il giro sulle macchinine e' stato d'obbligo, e come al solito, Patama' ha dovuto montare in sella con Patasgnaffa. E non le e' piaciuto perche' anche quelle macchinine per Patama' vanno troppo veloci...lei ha paura persino del brucomela!
E' stato tutto cosi' piacevole che hanno perso il treno (non l'ultimo per fortuna!) e cosi' si sono fermati a mangiare Kebab davanti alla stazione.
Aspettando il treno erano tutti stanchi e soddisfatti,e la Patasgnaffa ha sospirato: bello Sesto Leganto...anche se non c'e' la sottopolitana!

martedì 13 luglio 2010

ZOAGLI

Anche quest'anno Zoagli. Anche quest'anno controvoglia. Anche quest'anno pensando che Cavi Borgo sarebbe meglio (come i vecchi rincoglioniti). Anche quest'anno con il nonnobis, sta volta vetusto davvero.
Anche questa volta pero' Patapa' ha ragione (anche se poi se ne sta al lago), i Patasgnaffi si divertono.
Patasgurzo quasi non si vede, tutto assorbito dallo sport locale: calcio su cemento, che sia quello dietro le cabine o quello della piazza. E cara grazia se talvolta si butta in mare.
Patasgnaffa un po' piu' ai margini si gingilla tra le onde, ammonticchia sassi, li dipinge e scivola giu' dallo scivolo.
Patama' un po' arcigna sui sassi scassapiedi si gode lo sciopero della cucina, pranzando al bar e cenando del minimo indispensabile, possibilmente gia' pronto.
E soprattutto, in questo momento si gode due sudaticci bambini crollati nel lettone.

lunedì 12 luglio 2010

MONETINE

Il fascino per niente discreto dei videogiochi e' quello che fa chiedere a Patasgurzo: quando andiamo a Zoagli?
Per un povero bambino derelitto privato di play, wi, e altre misteriose consolle (per chiarirci, possiede un nintendo, vorremmo essere duri e puri, ma non ne siamo capaci!)i videogiochi dei bagni sono come una calamita.
E allora e' tutto un patteggiare su quando e quante partite fare.
Ed le monete non hanno vita lunga nel portafogli di Patama'.
A incrementare questa emoralgia quest'anno si e aggiunto il Calcinculo.
E se le monete vanno a Patasgurzo per il videogioco, non puoi negarle alla Patasgnaffa per la giostra.
E poi vuoi mettere la soddisfazione di poter dire Calcinculo e non essere sgridati!

PROVERBI

Viaggio in macchina verso il mare. Gioco di domande della Ravensburger faticosamente trovato da Patama'.
Patasgurzo deve completare il seguente modo di dire : campa cavallo....
il baldo giovane ci pensa su ....che schiatta l'asinello.
Inutile dire che siamo schiattati noi dalle risate!

venerdì 9 luglio 2010

CAMPUS

I Patasgnaffi stanno facendo un campus....insieme! Per una mamma che ha figli con 4 anni di differenza, questo è un avvenimento raro come una perla nera.
Il rovescio della medaglia è che Patamà ha dovuto indossare la livrea d'autista e accollarsi il viaggio fino in Valcuvia , andata e ritorno, per due volte al giorno. Una sciocchezza che le porta via circa tre ore!
Ma sono soldi e tempo ben spesi.
Una volta inerpicati sulle prealpi, bisogna lasciare la via principale per inoltrarsi in una sterrata che si snoda nel bosco alla fine della quale appare una bianca cascina con stalla, ancora tale, annessa.
I Patasgnaffi passano qua il loro tempo accudendo le capre, coccolando l'asino Cotone, costruendo spaventapasseri, mangiando i prodotti della fattoria e studiando inglese (senza alcun apparente miglioramento...ahimè).
Quando risalgono in macchina sono luridi, affamati e distrutti. E Patamà è contenta, come è contenta ogni volta che riesce a fare delle cose che in città non sarebbe riuscita a fare.

lunedì 5 luglio 2010

RINCONTRO

I patasgnaffi sono stati lontani una settimana. Dovevano andare insieme con la nonnafi in montagna, ma Patasgnaffa ha visto bene di ammalarsi il giorno prima della partenza.
E così sono stati, per una settimana nipoti unici (sì perchè Patasgnaffa, appena guarita è stata mandata dalla nonnami....anche i patagenitori, talvolta, hanno bisogno di vacanza!).
E così hanno continuato a chiedere uno dell'altra.
E così, quando si sono rivisti si sono abbracciati.
E così hanno giocato con le figurine e a rincorrersi, eh sì, anche sulle scale.
E così hanno cominciato a parlare simultaneamente fino a che non sono crollati addormentati....

domenica 27 giugno 2010

ASPIRAPOLVERE

Giornata intensa per la Patasgnaffa. Asilo, pomeriggio di gioco da Sveva barbecue con Ada....un carnet degno di una principessa. Durante il trasbordo in macchina da una amica all'altra ci ragguaglia sui suoi sentimenti per Sveva. Ne viene fuori che, per un imperscrutabile motivo, gia' dimenticato , hanno litigato. Sveva le ha detto che e' brutta, insulto intollerabile. Quindi Sveva e'....e in macchina scende il silenzio. Che parolaccia potra' tirar mai fuori questa strega travestita da angelo treenne? Dopo averci pensato su, Patasgnaffa decreta che Sveva e'... un aspirapolvere! E la macchina scoppia a ridere. Patasgnaffa e' molto soddisfatta della reazione ottenuta e rilancia incitando l'equipaggio a una grossissimissima risata....e la macchina per un po' prosegue a energia felice....

venerdì 25 giugno 2010

PISCINA

Le maestre di Patasgnaffa sono delle sante...o delle pazze, a seconda di come le si guardi!
Settimana scorsa hanno portato tutti i bambini piccoli in piscina. Una piscina dove non toccano neppure. Ma loro si sono infilate in acqua e con l'aiuto di alcuni maestri della piscina, hanno convinto anche più recalcitranti a tuffarsi. Alcuni sono rimasti aggrappati alla poveretta di turno, altri si sono saldamente tenuti a tuboni gialli, altri ancora sono stati calati in una specie di cesto del pane galleggiante (mah!). Ma tutti alla fine si sono lasciati scivolare giù da un piccolo scivolo rosso.
Poi, in quasi totale serissimo ed emozionato silenzio, in fila sono ritornati con le loro cuffiette colorate e gli accappatoi slacciati negli spogliatoi.
E' andata così bene che oggi, ultimo giorno di asilo, hanno alzato il tiro e gli hanno portati in un parco acquatico (una delle meraviglie di non stare più in città è quella di avere delle amenità simili a un tiro di schioppo!), con tanto di onde e toboga altissimi. Inutile dire che il religioso silenzio questa volta è andato a farsi benedire! La Patasgurza veniva giù come una lippa e urlava come un aquila....ma chi glielo spiega che l'asilo è finito adesso?

giovedì 24 giugno 2010

NEL MIO LETTO

Patasgurzo ha fatto la sua febbre di inizio estate. Ormai è un rito, e non salta un anno. Per un giorno la temperatura gli sale alle stelle senza portarsi dietro fastidiosi mal di gola o raffreddori. Vomita per l'acetone, ma il giorno dopo torna come nuovo, solo più grande.
I faticosi passaggi attraverso i quali un brucaliffo diventa farfalla.
E torna bebè, reclama la mamma, che si deve mettere a letto con lui, come se fosse malata.( E così si sente. Le malattie dei Patasgnaffi sono un pò le malattie di Patamà.).
E io sono contenta, mi godo le coccole del mio bambino, finchè dura, e soprattutto perchè per un solo giorno!

sabato 19 giugno 2010

DELIRANZA

Ieri festa di paese. Il nostro, solitamente snobbato per la più suggestiva riva del lago. Tendone, tavoli da birreria, fritto e salamelle, sound-checK della band di cover al momento preciso della cena, zanzare e bambini liberi nel parco a giocare. Il solito, ma come sempre piacevole, un tentativo di estate colto al balzo in questo piovoso giugno.
Stiamo per andare, ma per curiosità ci mettiamo sotto il palco per l'inizio del concerto. Patasgnaffo arriva, palleggiando a ritmo di musica. Il sequestro del pallone è immediato. Lui si blocca un attimo offeso, si gira....e comincia a ballare. A ballare come non l'avevo mai visto (e una certa attitudine l'ha sempre dimostrata). Spalle ondeggiati, braccia roteanti, piedi che si incrociano in strutturatissimi schemi, e soprattutto fulminee calate a terra per volteggiare le gambe tra le braccia come neanche il più ritmato ragno o il più consumato break dancer. Da dove salti fuori tutta questa cultura tersicorea...un mistero. Tutti allibiti. Un'allegria mista a stupore più che contagiosa. Patamà con le lacrime agli occhi, davvero, per le risate....e la commozione.

venerdì 18 giugno 2010

PAGELLA

Ci si abitua a tutto, e troppo in fretta. Sono andata a ritirare la pagella di Patasgurzo, senza di lui, perchè voleva la sorpresa.
Ci sono andata come per ritirare un pacchetto in posta, ma ad aspettarmi non c'era la stessa coda. Solo davanti alle prime, la coda di mamme chiocce si srotolava in risate ed emozioni represse. L'anno prossimo troveranno normale farlo anche loro.
So che non dovrei lamentarmi, che prima o poi il brivido da pagella tornerà, e sarà il brivido vero, quello che ti dice che il tuo pupetto si sta giocando l'estate o addirittura l'anno seguente. A meno che non intenda regalarci pagelle sempre meravigliose come quella di quest'anno.....BRAVO PATASGURZO!

venerdì 11 giugno 2010

NON COMPLEANNO

Oggi festa di non compleanno per i Patasgnaffi ( essendo nati entrambi in estate qualcosa bisognava inventarsi!). Dopo aver pregato che non piovesse, fatto la spesa, lavato la frutta, decorato i muffin, preparato le girelle di pane e nutella......alle tre del pomeriggio, in dirittura di arrivo,la corsa di Patamà è stata fermata da una vespa. Patamà è allergica e alle 15.10 era al prontosoccorso....alle 16.10 armata di tavolini pieghevoli, ghirlande e vettovaglie, dava inizio alla festa. Un po' stordita per verità!

lunedì 7 giugno 2010

IL LAGO DEI CIGNI

Patasgnaffa ha fatto il suo primo saggio di danza. Patamà è molto orgogliosa.
La mattina all'asilo ha distribuito gli inviti per una festa di non compleanno convinta di invitare tutti al suo spettacolo di danza.
Il pomeriggio dopo l'asilo, Patamà ha tentato di raccogliere con mille mollette i capelli di Patasgnaffa, l'ha piazzata davanti al cigno della Plisetskaya e ha cucito l'elastico alle scarpette....tutto rigorosamente un quarto d'ora prima dell'inizio del saggio.Nello spogliatoio la piccola è stata infilata in un tutù bianco e giallo, le sono stati appuntati dei fiori (enormi!) ed è stata sprayata di brillantini da una madre zelante (la suddetta si era dimenticata persino le calze...).
Il saggio è stato fantastico, soprattutto perchè ristretto al solo corso della Patasgnaffa.
Le bambine erano scordinate, casiniste, divertenti e soprattutto divertite. Insomma deliziose.
Patasgurzo ha incitato la sorella con cori da stadio, mentre si teneva in braccio Ada, ospite d'onore .
Patasgnaffa ci ha intenerito (era la più piccola trottola) e fatto ridere ( complici un controllo delle mutande, una danza del ventre, sorrisi, saluti, chiacchere e sbadigli ). Insomma ha fatto quello che bisogna fare per rendere uno spettacolo indimenticabile. Grazie.

martedì 1 giugno 2010

CITTA'

Domenica, ritornando dalla campagna (eh sì, abitando al lago DOBBIAMO cambiare un po' aria....), siamo passati dalla città per rendere omaggio al Nonnobis che era in ospedale.
La città era piacevole come solo può esserlo quando è semivuota e avvolta in un delizioso calduccio non ancora soffocante.
In queste rare occasioni è tutto più brillante e tutti sono più felici. Infatti i marciapiedi erano pieni di coppiette innamorate che si sbaciucchiavano. Il fatto non è sfuggito a Patasgurzo ( si stanno risvegliando in lui, molto lentamente, romantici pensieri ), che ci annunciava con risatine imbarazzate ogni sfioramento di labbra intravisto dal finestrino. Dopo la sosta in ospedale, Patasgurzo ancora pensava a tutti quei baci, allora i Patagenitori, per metterlo in imbarazzo si sono baciati. Rimontati in macchina, altre coppie innamorate hanno fatto le loro apparizioni sotto diversi portoni e Patasgurzo ha detto che in quella città, per strada, si baciavano proprio tutti, anche i suoi genitori (orrore!). Patasgnaffa seria gli ha fatto notare che non era possibile, che i loro genitori non erano sul marciapiede a sbaciucchiarsi, quelli erano i genitori di qualcun'altro, perchè i loro erano im macchina, seduti davanti, il maschio che guidava e la femmina, dall'altra parte che non guidava. Per la precisione.

mercoledì 26 maggio 2010

LE FORZE DELL'ORDINE

Patasgurzo è a casa da due giorni. Lui che da quando ha tre anni non si ammala mai ( tralasciando braccia rotte e adeinectomie...vuoi mettere un ricovero con un'influenza). Anche questa volta in effetti il termine malato è abbondantemente sovradimensionato. Lunedì mattina aveva lamentato un mal di testa che gli impediva di rincorrersi nel vicolo con Patapa' andando a scuola (ma davvero le loro mattinate, all'alba delle 8 sono così aventurose ?). All'uscita Patama', infallibile termometro, ha rilevato una temperatura superiore alla convenienza. Il Patasgurzo, tirando fuori un eroismo tutto maschile ha preteso comunque di andare a calcio. Specificando meglio, l'eroismo maschile prevede rapide riprese e sorprendenti sospensioni di sintomi in concomitanza di eventi sportivi o potenziali incontri di intima natura.
Ovviamente terminato l'allenamento l'eroe si è trasformato in un frignante bambino di 7 anni con 38 di febbre.
La mattina dopo si è svegliato in ottima forma ma con due guance generosamente cosparse di graziosi puntini rossi. Ovviamente la scuola è stata accantonata e Patasgurzo ha guadagnato un'overdose di televisione e una visita dalla pediatra con relativa caramella. La diagnosi è stata subordinata a un tampone orofaringeo (orofaringeo trovo che sia una parola bellissima...) che è stato fatto la mattina seguente . Incredibilmente nessuno ha dovuto legare e sedare il nostro eroe (se conosceste Patasgurzo capireste). Patama' baldanzosa, ha concesso al pargolo ben due omini con il testone di basket ( l'ennesima novità delle nostre instancabili edicole, che vorrei qui ringraziare......). Tutti e quattro siamo andati dai vigili del nostro bel paesello per l'autorizzazione dei ponteggi (ahimè dobbiamo rifare il tetto). La presenza di un bambino settenne in libera uscita scolastica e provvisto di due meravigliosi giocatori NBA ha scatenato l'entusiasmo dei rappresentanti delle forze dell'ordine che si sono contesi gli orrendi pupazzetti e hanno intavolato un' avvincente discussione sui playoff americani e italiani , approdando infine all'inevitabile chiacchierata sul calcio. I vigili hanno passato un piacevole quarto d'ora e Patasgurzo era pienamente soddisfatto di essere sceso dalla macchina. Speriamo che la prossima volta che mi fermano si ricordino di me.....

giovedì 13 maggio 2010

ZANZARIERE

Finalmente ci hanno montato le zanzariere. E' stato un processo lungo e difficile, come tutte le cose che coinvolgono il nostro piccolo e scostante fabbro ( così minuto e atipico che forse potrei anche picchiarlo se continua a ignorarci).
Il montatore, che dall'accento deve venire dal lago più grande dove si parla una lingua strana e orrida , è arrivato mesto e sempre in orari improbabili, ma comunque dopo un lungo pomeriggio di pioggia, finalmente ha dotato le nostre finestre di barriere ermetiche per le piccole succhiasangue....con nostra grande soddisfazione....anche Patasgnaffa è rimasta soddisfatta. Ha esclamato : " belle le zanzariere....così le zanzare non potranno più uscire!".... esattamente quello che volevamo!

mercoledì 5 maggio 2010

LA DURA LEGGE DELLO SPORT

Il Patasgurzo ha evitato le, seppur scarse, lamentele pruriginose della Patasgnaffa, ammazzandosi di sport.
La sua personale maratona (non dimentichiamo però il buon Patapa' che lo ha accompagnato e sostenuto) è cominciata sabato mattina con una partita di basket. Grandi e grossi energumeni di incerta provenienza hanno massacrato i nostri leoncini, accaparrandosi un inverecondo 60 a 1 !
Il Patasgurzo, mastino della difesa, ne è uscito con un sopracciglio tumefatto e un'energia immutata.
Il pomeriggio, eroicamente non scornato, si è ripresentato sul parquet (e qui si fa per dire) per prendersi altre poderose legnate e regalare ulteriori gloriose testate.
La stanchezza non ha accennato presenza e il livido del suo occhi ha chiuso il cerchio....un vero duro!
Il giorno successivo i nostri eroi ( ancora interpretati da padre e figlio) in un'ora che si pensava non appartenesse alla domenica, hanno addirittura attraversato il lago per approdare nel ridente paese dai più chiamato Lesa. Ridente qui lo si suppone, poichè le secchiate d'acqua che venivano giù dal cielo rendevano difficile la visuale...
Qui una diversa formazioe di coraggiosi marmocchi si è buttata nel fango, più e più volte, per rincorrere un pallone e calciarlo in una rete, più o meno costudita. Patasgurzo dopo due divise da buttare e mutande da strizzare, ha regalato al pubblico in delirio ( Patapa' e la mamma dell' Kodello) due splendidi goal.
Inspiegabilmente il torneo, anzichè durare tutta la giornata si è interrotto dopo pranzo e i due magnifici sono tornati per spegnersi sul divano accanto all'inebetita diade madre e pustolosafiglia.

VARICELLA

Patasgnaffa ha fatto la varicella. L'abbiamo fortemente voluta, cercata, istigata. All'asilo ha mietuto vittime come la suina non ha saputo fare, ne sono scampati soltanto tre...ad oggi!
Non contenti abbiamo ulteriormente esposto la povera piccola all'herpetico virus anche durante il fine settimana, imbucandoci alla festa di Una delicata Porcellana, cinquenne a pois.
La Patasgnaffa non era tanto convinta di seguire la moda dei pallini, ma pur di avere il dvd della Principessa Ranocchio si è abbandonata al virulento sfogo.
Il primo giorno di macchie ha vinto anche un incredibile vestito da principessa, di tulle risa con fiori di pizzo e paillettes. La stupefacente opera di sartoria cinese è completata
da un magico e nascosto "ombrello" che fa sì che la gonna fatichi a passare dalla porta e il sedersi sia un' agonia... insomma una meraviglia!